Auto parcheggiata sul posto sbagliato, denunciato
Studente tedesco accusato di invasione. Per il giudice era in buona fede
TRENTO - Aveva parcheggiato, pare per molte settimane, la sua Golf sullo stallo sbagliato, finendo sotto inchiesta per «invasione di terreni o edifici», molto più di una semplice multa. Alla fine, però, il giovane conducente indisciplinato (si trattava di uno studente tedesco di 24 anni) se l'è cavata con l'archiviazione del procedimento. La disattenzione (o il menefreghismo, a seconda che la condotta fosse colposa o dolosa) rischiava di costare molto cara allo studente: il reato contestato prevede infatti «la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 euro a 1032 euro».
Il procedimento penale era stato avviato sulla base di una querela presentata dalla proprietaria dell'immobile a cui appartiene lo stallo dove aveva parcheggiato lo studente tedesco. Siamo in via Cesare Abba, una zona dove i parcheggi sono un bene raro. La Golf era stata parcheggiata sugli stalli di pertinenza del civico 8. Il proprietario dell'auto abitava invece al civico 6. È plausibile dunque che si sia sbagliato. Per mancanza di dolo specifico la procura aveva chiesto l'archiviazione del procedimento penale. Richiesta a cui si è opposta la querelante. E dunque il caso è approdato davanti al giudice Marco La Ganga che ha accolto gli argomenti, tutti in diritto , dell'avvocato difensore Alessandro Meregalli. Nella motivazione il giudice scrive che «oggetto materiale della condotta di invasione sono i terreni o gli edifici altrui, pubblici o privati, nel cui ambito ben possono rientrare il marciapiedi o la strada».
Tuttavia in questo particolare caso il reato non si configura in quanto manca prova del dolo come emerge dalle testimonianze rese dai coinquilini dello studente tedesco. Prova del dolo infatti «non discende automaticamente dalla dimostrazione della consapevolezza della illegittimità dell'invasione di un altrui bene».