La solidarietà del Congo: raccolti 238,43 euro per Amatrice
Avere poco, praticamente nulla, ma donarne una parte a chi sta soffrendo. E magari sapere che quel poco o nulla servirà, in concreto, a poco o nulla, ma farlo comunque. Si tratta di 156.400 franchi congolesi, ovvero 238,43 euro, donati ad Amatrice. La somma è stata raccolta da una comunità di quindicimila persone nella Repubblica del Congo, più precisamente nel distretto di Kingoué, trenta villaggi ai margini della foresta pluviale, dove non c’è luce né acqua corrente e dove nove persone su dieci non hanno uno stipendio vero e proprio, ma vivono coltivando mais e ananas o allevando mucche e capre. Chi ha donato dieci cent, chi un euro, chi quindici: alla fine la cifra raggiunta è stata di 238 euro e il bonifico è arrivato in Italia a metà dicembre.
L'iniziativa parte da un sacerdote, don Ghislain, che ha studiato in Italia e la conosce bene. Colpito dalle immagini del terremoto, le mostra nei vari villaggi di Kingoué e allora il sindaco e il capovillaggio pensano di avviare una raccolta fondi. Ogni domenica chi può dà quello che può. A dicembre una volontaria umbra, la 27enne Jenny Peppucci che lavora per l'associazione Amici del Congo, viene coinvolta e le consegnano un foglio con il resoconto delle offerte. Poi la lettera del sindaco con i soldi.
Ancora una volta, una grande lezione di umanità. I nostri fratelli di Kingoué non hanno nemmeno un decimo dello stipendio di un italiano medio, ma hanno fatto una colletta per aiutare i terremotati italiani. Tutto questo grazie a Don Ghislain che si è fatto promotore di questa grande iniziativa. I loro 238 € sono stati usati per acquistare pacchi alimentari per i terremotati. E ora, chi glielo dice a quelli che "prima di pensare agli africani, dobbiamo pensare agli italiani?".
Jenny Peppucci
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Ecco la lettera degli abitanti di Kingoué:
"Oggetto:lettera di condoglianze
Signora presidente,
Il terremoto che ha gettato nel lutto il vostro paese non ha solo scosso la vostra regione Umbria, ma la ha anche danneggiata catastroficamente. Questa triste notizia ci ha chiamato in causa e ci siamo sentiti toccati da questo lutto che ha coinvolto il vostro paese, l'Italia, e la vostra regione Umbria. Bisogna ricordarlo, molte persone di buona volontà e abitanti della vostra regione, attraverso l'associazione Casa del Cuore-Amici del Congo, si impegnano quotidianamente per realizzare numerose azioni socio-umanitarie per i congolesi in generale e per gli abitanti del distretto Kingoué in particolare, per alleviare come possono le loro sofferenze. Questa è la ragione per cui abbiamo deciso di organizzare una minima raccolta di soldi, per mostrarvi la nostra solidarietà.
Vogliamo anche approfittare di questo momento doloroso per rivolgervi, a voi e a tutte le famiglie in lutto della regione Umbria, le nostre condoglianze più sentite."
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