Taniche di erbicida e rifiuti di tutti i tipi Due depositi abusivi scoperti a Caldonazzo
Un’altra discarica abusiva è venuta alla luce in alta Valsugana. In località Lochere (nel comune di Caldonazzo), una decina di agenti del Nucleo operativo specialistico del Corpo forestale della Provincia di Trento e della Stazione forestale di Levico Terme hanno coordinato una campagna di scavi sul terreno a monte del centro ippico EquiPaoli e nell’area vicina ai box dei cavalli, che ha dato i risultati attesi.
Intervenuti per eseguire un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura del Tribunale di Trento, gli agenti hanno diretto un escavatore in alcuni punti precisi, da cui sono stati estratti rifiuti speciali di ogni tipo, classificati come pericolosi e non pericolosi: una bombola di gas da parecchi litri, taniche di erbicidi, bottiglie di olii minerali usati nel settore meccanico, flaconi di plastica contenenti sostanze di diverso tipo, rottami ferrosi, grossi frammenti di cemento e ferro provenienti da demolizioni, grandi pezzi di plastica e altro.
Gli scavi sono stati effettuati dapprima sulle p.f. 1978/2 e 1978/5, arrivando oltre i due metri di profondità: quattro i buchi realizzati in diversi punti del terreno, dai quali sono stati recuperati decine di chili di scarti.
In tarda mattinata, poi, è stato scavato anche un «pozzetto» più limitato all’interno del maneggio, dove sono stati rinvenuti molti rifiuti inerti: ma la porzione inquinata sarebbe molto più vasta, dunque non si esclude un ampliamento dei lavori nei prossimi giorni.
Ambedue le aree sottoposte a indagine sono state poste quindi sotto sequestro probatorio (art. 253 del Codice di procedura penale) e nei prossimi giorni sarà il magistrato incaricato a stabilire come muoversi, in quella che appare come un’inchiesta che sta andando avanti da tempo.
A portare sul posto i forestali sarebbe stata infatti una persona del luogo, testimone diretta degli interramenti, avvenuti negli ultimi anni. E l’intervento - che è stato condotto martedì - discenderebbe tra l’altro da quello compiuto all’inizio del 2016, sempre dagli uomini del Corpo forestale, vicino allo stesso maneggio, che aveva portato a un altro sequestro.
I terreni interessati dalle ispezioni sono di proprietà del Comune di Caldonazzo, ma da anni sono in concessione alla famiglia che gestisce l’attività ippica.
Certo è che tra Caldonazzo e Levico, negli ultimi due anni, le operazioni del Corpo forestale della Provincia hanno portato alla luce situazioni di degrado e inquinamento ambientale di tutti i generi.