Ciclabile di fondovalle Via libera del Comune
Trento impegnata, per il prossimo triennio, a dare una prima risposta alle richieste del consiglio circoscrizionale di Meano
Realizzazione di una prima parte della pista ciclabile di collegamento tra l’abitato di Meano ed il fondovalle, sistemazione della scavo archeologico di via Dos de la luna, a Gardolo di Mezzo, ed elaborazione di uno studio di fattibilità per l’accesso alla località dei Palustei, al fine di favorire il transito dei mezzi di soccorso.
L’amministrazione comunale di Trento si è impegnata, per il prossimo triennio, a dare una prima risposta a tre questioni più volte sollevate dal consiglio circoscrizionale di Meano e dalla popolazione della zona, cercando di assicurare una soluzione ai problemi più urgenti per la sicurezza e la vivibilità del sobborgo.
L’impegno è stato assicurato nel corso di un intervento da parte dell’assessore comunale alle opere pubbliche Italo Gilmozzi, intervenuto nei giorni scorsi durante una seduta del consiglio di zona. Secondo le parole dell’esponente politico cittadino, per il prossimo anno dovrebbero essere recuperati alcune risorse per poter effettuare degli investimenti - attualmente non inseriti a bilancio - di carattere infrastrutturale e in relazione alla sicurezza, vendendo in tal modo incontro alle priorità indicate nel corso degli ultimi anni proprio dai rappresentanti del sobborgo.
Una delle principali opere menzionate riguarda un primo passo verso la realizzazione della pista ciclabile tra l’abitato di Meano e località Sant’Anna di Gardolo, un collegamento chiesto da molti anni in relazione ai tanti ciclisti che attraversano la rete viaria della collina durante la bella stagione.
A quanto riferito da Gilmozzi, la Provincia di Trento dovrebbe aver accantonato 100mila euro per un primo tratto di collegamento a partire dalla maxirotatoria del Beermax, da realizzarsi lungo via Cà Rossa.
La seconda opera per cui si presuppone un finanziamento nell’arco dei prossimi mesi, pari a 50mila euro, riguarda la sistemazione dell’area archeologica di Gardolo di Mezzo, uno scavo particolarmente profondo soggetto ad allagamenti durante la stagione primaverile, ormai in stato di degrado da diversi anni. In questo caso, si è parlato della copertura della superficie, fino al raggiungimento del livello stradale, e della predisposizione di uno spazio di verde pubblico.
Infine, Gilmozzi ha assicurato l’intenzione di promuovere uno studio di fattibilità per una variante di accesso a via del Malgar e via dei Palustei, attualmente collegate al resto della circoscrizione mediante uno stretto passaggio, impraticabile per i mezzi di soccorso, tra le case dell’abitato di Meano.