Santa Maria, i residenti protestano: «Spacciatori presenza abituale»
«Per un po' abbiamo visto la luce in fondo al tunnel». Franco Dapor, del Comitato per la Rinascita di Torre Vanga, descrive così le sensazioni positive assaporate nell'autunno scorso, quando in seguito all'intensificarsi dei controlli da parte delle forze di polizia nelle zone dello spaccio la situazione sembrava tornata alla normalità. Ora quel momento di sollievo è già passato, ma solo il fatto che si sia raggiunto quel risultato mostra che la vivibilità può essere ripristinata; un'iniezione di ottimismo per i residenti di via Roma, di via delle Orfane, di piazzetta Lainez, di piazza della Portela, di via Pozzo, di via San Giovanni, di piazza Santa Maria Maggiore.
«Dopo l'estate scorsa - racconta Dapor - i controlli fino a novembre sono stati molto efficaci. Si alternavano pattuglie dei carabinieri, della polizia, della guardia di finanza muovendosi a piedi e non rimanendo stanziali come succedeva fino alla scorsa primavera. Questo ha provocato un grandissimo miglioramento e sembrava quasi che la situazione fosse tornata alla normalità. Noi residenti ovviamente abbiamo salutato la cosa con grande positività vedendo finalmente la luce in fondo al tunnel». Un tunnel che da qualche anno è fatto di traffici loschi, di passaggio di dosi quasi alla luce del sole, di droga nascosta tra i cespugli e negli anfratti ma anche di atteggiamento aggressivo e minaccioso nei confronti di chi osa disturbare i traffici. Spesso i residenti hanno spiegato il disagio e i timori nel rientrare a casa quando è buio e denunciato, a volte anche filmato, risse e schiamazzi notturni avvenuti sotto le loro finestre.
Tutto questo sembrava un ricordo fino alla fine di novembre. Poi la morsa delle forze dell'ordine si è un po' allentata e in gennaio è ripreso il solito andazzo. «Noi diciamo grazie alle forze dell'ordine e non diamo giudizi critici perché hanno sempre agito con grande professionalità - sottolinea Dapor - ma è un fatto che, allentati i controlli mobili, forse pensando che con il freddo anche gli spacciatori se ne sarebbero stati tranquilli, i venditori organizzati hanno ripreso possesso dei loro luoghi abituali e i traffici loschi sono tornati evidenti. Con il solito atteggiamento spavaldo e sprezzante nei confronti della buona convivenza». Ma l'esperienza dell'autunno mostra che non tutto è perduto e il Comitato, che aveva incontrato il gruppo di lavoro del consiglio comunale nella fase dell'elaborazione delle proposte, spera che il pressing collettivo e la presenza abituale e costante di un presidio mobile delle forze di polizia possano avere effetti duraturi.
Intanto i residenti attendono che la squadra anti crimine della polizia locale prenda servizio, ai primi di febbraio. «Saranno pattuglie che si attivano nelle ore serali e notturne e quindi pensiamo che possano essere efficaci» conferma Dapor.