Parma, un altro femminicidio Uccide la ex e si toglie la vita

A novembre aveva postato su Facebook un suo primo piano con la scritta «No alla violenza sulle donne».

Magari lo aveva fatto (nella foto il post) ricordando quanto successo il 10 settembre scorso ad un'altra parmigiana, Elisa Pavarani, 39enne uccisa dal suo ex fidanzato. Non sapeva ovviamente che sarebbe toccata la stessa tragica sorte anche a lei.

Arianna Rivara, 44 anni fra un mese, è l'ultima vittima parmigiana di femminicidio. Ad ucciderla nella notte tra giovedì e venerdì ancora una volta un ex compagno incapace di sopportare un no. Lui si chiamava Paolo Cocconi, aveva 50 anni, e dopo avere ucciso si è tolto la vita ingerendo un micidiale cocktail di psicofarmaci.

L'omicidio-suicidio si è consumato poco dopo mezzanotte in un palazzo signorile di Via Gibertini, strada della primissima periferia di Parma.

Arianna Rivara è andata a casa dell'uomo, molto probabilmente per un incontro chiarificatore dopo che a luglio la storia fra i due si era conclusa.

Probabilmente Paolo Cocconi le ha chiesto di ritornare assieme, un'ipotesi confermata anche da un gioiello, ancora nella confezione, ritrovato sul comodino accanto al letto, e al rifiuto della donna ha reagito, aggredendola e strangolandola. Poi ha ingerito gli psicofarmaci.

A dare l'allarme con la chiamata ai carabinieri sono stati i vicini che hanno sentito gridare, poi il terribile silenzio.
«Non c'erano mai stati problemi prima - dice una vicina -. Lui era una persona tranquilla, riservata e non avevamo mai sospettato nulla. Anche per questo motivo ci siamo subito preoccupati quando abbiamo sentito le urla. Le forze dell'ordine, una volta forzata la porta d'ingresso con l'ausilio del

I vigili del fuoco, hanno così scoperto i due corpi, distesi sul pavimento a poca distanza l'uno dall'altra. Ormai senza vita».

«Una tragedia inspiegabile - sottolinea un altro residente del palazzo -. Lui lo vedevamo quando rientrava dal lavoro, era una persona tranquilla. Lei? No, non la conoscevo ma c'è chi l'ha vista altre volte qui, ma ripeto, non c'erano mai stati problemi. Non avremmo mai immaginato che potesse capitare qualcosa di simile».

Arianna Rivara e Paolo Cocconi erano anche colleghi di lavoro. Entrambi dipendenti della Barilla, si conoscevano da tempo. L'uomo lascia una figlia nata da un precedente matrimonio.

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"No alla violenza sulle donne", il post scritto da Arianna sulla sua pagina Facebook

 

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