Pretende foto osè da 14 enne Prima circuita, poi minacciata
Prima ha cercato di conquistarla fingendosi un suo coetaneo, poi è passato alle minacce. Pesantissime. Voleva a tutti i costi una sua foto nuda e in biancheria intima anche se ragazzina aveva appena 14 anni. Il Tribunale di Trento ha condannato un uomo di Bologna, che all’epoca dei fatti aveva 24 anni, a 2 anni e 8 mesi di reclusione e al pagamento di 1.800 euro di multa.
È stato grazie ad una confidenza che la ragazza ha fatto alla sua insegnante che il gravissimo episodio è venuto alla luce stroncando così una situazione difficile che stava minando la stabilità psicologica della ragazza e che, viste le minacce che arrivavano poi sul cellulare, avrebbe comunque turbato anche un adulto.
Lo scopo dell’uomo era quello di ottenere dalla quattordicenne una sua fotografia nuda. In cambio le aveva promesso un telefono nuovo con un credito di 50 euro.
Quando la ragazza ha iniziato a chattare con l’uomo su uno specifico sito non pensava certo di trovarsi davanti ad una persona molto più grande di lei e nemmeno che le foto che inviava sarebbero poi finite su Facebook o circolate in rete. Pensava di parlare con un coetaneo, di scherzare, e per questa all’inizio si era fidata di lui inviandogli anche qualche scatto, uno dei quali in biancheria intima.
«Questa persone, quando gli ho detto che non gli avrei mandato la mia foto nuda, si è molto arrabbiata. Mi scriveva parolacce». Non solo. La ragazza, attraverso questo sito, è stata anche contattata da altri uomini che chiedevano sempre foto dello stesso tipo. Esasperata e impaurita, si è confidata con la sua insegnante di italiano e poi sono stati informati anche i genitori. Ma anche chiudere i collegamenti con questo sito non è stato sufficiente alla giovanissima per non essere più raggiunta via computer dall’uomo al quale la ragazza aveva avuto l’imprudenza di rivelare il suo numero di telefono.
Via cellulare l’uomo la minacciava dicendole che le foto che lei le aveva inviato sarebbero finite su un sito di prostitute, che era stato contattato da un uomo di 55 anni che la voleva stuprare, che le avrebbe mandato sotto casa persone che le avrebbero fatto del male. Messaggi pesantissimi, intimidatori e destabilizzanti. Messaggi difficili da gestire per una ragazzina considerato che lei in precedenza aveva inviato a lui una foto in biancheria intima che lui usava come arma di ricatto. Quella foto, infatti, lui minacciava di pubblicarla su Facebook e su altri siti e poneva come condizioni per non farlo che lei gliene mandasse una nuda. «Mandamela e ti lascio stare», diceva.
Per verificare se effettivamente le foto erano state pubblicate su Facebook la ragazza aveva chiesto a una compagna di classe di chiedere a suo fratello di appena 11 anni di verificare il profilo dell’uomo e controllare se erano pubblicate le foto. Il fratello, dopo aver chiesto l’amicizia all’uomo, ha confermato che le foto erano state pubblicate. E a quel punto i toni sono diventati ancora più accesi, le minacce sempre più pesanti e la preoccupazione della ragazza sempre più difficile da gestire.
I messaggi tra i due, tra la ragazza e l’uomo, venivano scambiati soprattutto nelle ore serali, in alcuni casi anche dopo le 22 e 30 e in alcune circostanze l’uomo ha inviato alla ragazza anche fotografie dei propri organi genitali. Quando la minorenne gli ha detto che lo avrebbe denunciato per quelle foto inviate, lui non si è affatto tirato indietro ma ha proseguito con le frasi ingiuriose. Solo quando i genitori e la ragazza si sono presentati dai carabinieri ed è stato avviato un procedimento penale il molestatore si è fermato. Ieri, in contumacia, dal giudice Forlenza è arrivata la pesante condanna.