Addio a Maurizio Smadelli, anima rock del capoluogo
Avrebbe compiuto i settant’anni nel settembre prossimo, Maurizio Smadelli, ma se n’è andato prima di tagliare il traguardo, nella mattinata di ieri. Con addosso quel 69 che non era un numero come gli altri, per lui. Ora erano gli anni che portava sulle spalle, ma 48 anni fa, nel ’69 appunto, segnò l’inizio di una pagina importante per lui, i suoi compagni di avventura di allora e per tutta la città.
In quell’anno nacque infatti «La pietra filosofale», gruppo storico di cui Maurizio era il tastierista. Poi, sempre nel segno della musica, l’apertura in via Milano della Pietra, negozio in cui non può non aver messo piede chiunque - a Trento e dintorni - dalla seconda metà degli anni Settanta si sia avvicinato alla pratica di uno strumento. E ancora, la parentesi come esercente, al Bar Prati di via Muredei, fino ad un paio d’anni fa circa.
Smadelli rappresentava dunque a pieno titolo un pezzo della storia recente di questa città: malato da qualche tempo, ieri se n’è andato nella sua casa nel quartiere della Bolghera, dove viveva con la moglie Zina: vano l’intervento del personale sanitario, con il medico rianimatore. Nato a Trento il 10 settembre del 1947, due sorelle ed un fratello - Guido, già stimato collega dell’Adige e che negli anni giovanili lo seguirà nell’avventura musicale tanto nel gruppo che, negli anni iniziali, nel negozio - Maurizio Smadelli fin dagli anni giovanili mostra la sua inclinazione alla musica, dedicandosi al pianoforte. Una passione che poi saprà trasferire alle tastiere nell’età dell’adolescenza. A vent’anni, nel 1969, ecco nascere «La pietra filosofale».
Poi, dal 1976, la carriera imprenditoriale di Maurizio: «Prima in via Milano, poi in piazzale Sanseverino. Con l’ulteriore trasferimento in via del Commercio, invece, mio fratello lasciò gli altri soci. Andava ormai per i sessant’anni e non se la sentiva più di affrontare traslochi e investimenti». Tra la passione per il calciobalilla e la moto («mai avuto la patente B, sempre e solo moto, a partire dal suo Guzzi 1000»), si dedicò così al bar, all’inizio di via Muredei, ora affidato ai figli della moglie Zina. Dalla precedente compagna aveva avuto altri due figli, Corrado e Cinzia. In famiglia lo ricordano come un generoso e un testardo: un buono che dopo le sfuriate sapeva essere ancor più affettuoso. In tanti, in città, avranno ognuno il loro ricordo di Maurizio Smadelli. Tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato potranno salutarlo domani, sabato 8, alle 11 al cimitero di via Giusti a Trento dove verrà celebrato il funerale.