Pacchi «svuotati» Va a processo
Il dipendente delle Poste (ora ex) prelevava di tutto. Ora davanti ad un giudice
Orologi, catenine d’oro, decine di penne, occhiali da sole. Ma anche un binocolo, ombretti per il trucco e coltelli. Sono gli oggetti che un ex dipendente del centro di smistamento delle Poste si sarebbe intascato, prelevandoli dai pacchi in cui erano contenuti.
L’uomo - un 55enne trentino - scoperto e denunciato dai carabinieri di Trento, si trova ora a processo e deve rispondere di peculato e violazione di corrispondenza.
I fatti approdati in Tribunale si sarebbero verificati nel mese di novembre 2015. A dare il via all’indagine dei carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Trento erano state le segnalazioni relative a pacchi mai arrivati al destinatario o giunti senza il contenuti. Il dipendente era stato notato mentre faceva degli spostamenti anomali con la merce. Quindi, una volta avuta certezza che l’imputato avesse aperto un pacco, gli investigatori erano intervenuti al centro di smistamento posta di Spini di Gardolo, dove avevano sorpreso l’imputato sul fatto.
A quel punto per lui era scattata la perquisizione: nell’armadietto gli avevano trovato vari oggetti. Altri erano stati rinvenuti in spazi che erano nella sua disponibilità e nell’auto. Oggetti che, per l’accusa, aveva prelevato dai pacchi in cui erano contenuti, approfittando della sua posizione di lavoro. Tutta la merce trovata era stata sequestrata, nell’attesa di rintracciarne i legittimi proprietari, a cui verranno di volta in volta restituiti.
Per l’uomo era scattata la denuncia per peculato e violazione della corrispondenza. Già in passato il dipendente era già stato sottoposto ad un medesimo procedimento penale.
In quel caso, però, era stato assolto e anzi, aveva ricevuto un risarcimento per il danno patito.
Ora il 55enne è finito nuovamente sul banco degli imputati e dovrà spiegare perché orologi e altri oggetti fossero nella sua disponibilità. Poste Italiane si è costituita parte civile al processo.