Si sono seduti a tavola e, menù alla mano, hanno scelto con cura le pietanze senza farsi mancare nulla, dall’antipasto a base di pesce all’amaro a fine pasto, per concludere con il dessert. Il dolce, tuttavia, non sono riusciti ad assaggiarlo: sono sgattaiolati fuori dalla sala del ristorante senza che nessuno se ne accorgesse. Fuggiti senza pagare il conto, pari a 137 euro.

Accusati della «cena a sbafo» sono due uomini italiani che si sono presentati al ristorante l’Anfora, nel parco di Melta. Sono arrivati mercoledì sera, con un bambino. Hanno ordinato gli antipasti, i secondi di pesce, l’acqua e naturalmente il vino per accompagnare meglio le pietanze. A fine pasto si sono pure scolati tre amari a testa. Non erano «alticci», anzi si sono dimostrati ancor più determinati nel portare a termine il loro piano. Ad un certo punto, uno dei due uomini ha accompagnato al bagno il bambino; l’altro, rimasto solo, si è alzato e si è diretto verso il banco per scegliere il dolce. Ha ordinato i dessert ed è tornato verso la sala.

«Tutto è successo in pochi attimi. Il cameriere stava terminando la decorazione dei piatti del dessert, mentre io ero alla cassa per fare il conto. Ho alzato la testa e quell’uomo non c’era più, era sparito - spiega Denis Rettondini, che assieme a Franco Ferraro gestisce il ristorante - Sia io che il cameriere siamo usciti per capire dove fosse andato. Era sparito anche l’altro uomo, con il bambino. Siamo andati nel parcheggio, ma non c’erano».

I due «mangioni a sbafo» hanno dunque lasciato in sospeso un conto di ben 137 euro. I titolari del ristorante hanno atteso un paio di giorni, sperando che magari i due individui si facessero vivi per pagare il dovuto. Persa la speranza di rivedere i due «scrocconi» nel locale, ieri mattina Franco Ferraro è andato in questura a spiegare l’accaduto.
Con sé ha portato anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne al locale, per agevolare le indagini.