Meteo: la strana nuvola sopra Trento Nord: il video

Meteorologi, agricoltori e cittadini attenti ai repentini cambiamenti del meteo di questi giorni.

Da Trento Nord ci vengono inviati il video e foto di una tromba d'aria.

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DOPO IL MALTEMPO ARRIVANO PANIZZA E OSSANA

Sopralluogo oggi del senatore Franco Panizza e del vicepresidente del Consiglio regionale, Lorenzo Ossanna, nei territori della Piana Rotaliana e della val di Cembra colpiti pesantemente dalla grandine. I due esponenti del Patt hanno inoltre incontrato i vertici delle strutture cooperative frutticole e vinicole interessate dal danno.

«Serve - si legge in una nota - un provvedimento straordinario che consenta alle aziende più colpite di riprendersi e di far fronte ai mutui accesi per gli investimenti e alle cooperative di fronteggiare la mancata produzione, il peso degli ammortamenti, la perdita dei mercati. Occorre inoltre promuovere e sostenere maggiormente la diffusione delle reti antigrandine e degli impianti antibrina. Infine occorre pensare anche alla manodopera che si troverà disoccupata, alle aziende artigianali e commerciali dell'indotto che vedranno fortemente ridotti i loro bilanci».

L'AFFONDO DI CIVETTINI

«Tra ponti che improvvisamente collassano come quello di Strembo e montagne che franano, non passa certo una buona immagine dell’Autonomia trentina».

Lo afferma il consigliere provinciale della Civica Trentina, Claudio Civettini, che ha presentato un’interrogazione in cui chiede «quali siano i sistemi di monitoraggio delle montagne trentine e della loro viabilità di accesso, che al primo presentarsi di una situazione meteorologica di una certa importanza dimostrano la loro fragilità, tanto da franare pericolosamente creando danni importanti al sistema turistico».

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Qui sotto il video del maltempo in Vallarsa ieri (mercoledì 9 agosto), inviatoci da Davide Macri:

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IN ALTO ADIGE

Intanto in Alto Adige il violento nubifragio che nella notte fra sabato e domenica ha colpito alcune zone dell’alta Val Pusteria poteva avere conseguenze decisamente peggiori.

Da giorni tecnici e politici lo stanno ripetendo, e ora l’Agenzia per la protezione civile porta una serie di esempi concreti di come le opere già presenti sul territorio abbiano funzionato in maniera efficace limitando i danni, comunque ingenti, provocati dal maltempo.

Uno dei punti storicamente più critici della zona è rappresentato dalla zona sovrastante il campeggio situato nei pressi del lago di Dobbiaco. Il fossato Kontschieder, infatti, è regolarmente fonte di smottamenti che trasportano materiale franoso nel rio di Troghe e, da qui, verso il fiume Rienza, con interessamento di una strada forestale molto frequentata dagli escursionisti.

Dal 2009 i tecnici dell’Ufficio sistemazione bacini montani est sono al lavoro per ridurre i rischi tramite una serie di interventi fra cui il prolungamento di 700 metri dell’argine di contenimento e deviazione e la realizzazione di una barriera alta 5 metri con un bacino di contenimento.

«Le opere di protezione già realizzate - sottolinea il direttore della Protezione civile, Rudolf Pollinger - hanno consentito di trattenere ben 30mila metri cubi di materiale che in caso contrario sarebbero scivolati verso valle. Non appena l’acqua sarà defluita dal bacino di contenimento e il materiale fangoso potrà essere asportato, inizieremo con i lavori di sgombero».

Ammonta a 10mila metri cubi, invece, il materiale trattenuto da un’altra opera di protezione lungo il rio Fossato Gosse. «Una parte della frana ha invaso la strada per Cortina - commenta il direttore dell’Ufficio sistemazione bacini montani est, Sandro Gius - e ha ingrossato la Rienza provocando problemi nel deflusso delle acque dal lago di Dobbiaco. I danni, però, sono tutto sommato limitati, anche grazie alle opere presenti sul territorio».

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