Ruba un giaccone con la borsa schermata: condannata
Condannata una donna
La tecnica è ormai collaudata: un complice fa da «palo» mentre il ladro porta via dagli scaffali del negozio la merce più costosa. Per evitare il rischio di placche antitaccheggio nascoste e dunque di far suonare l’allarme non appena si varca la porta d’uscita, i malintenzionati si organizzano con una borsa «schermata»: all’esterno sembra un normale accessorio, all’interno strati di cartone, nylon e soprattutto fogli di alluminio servono ad ingannare il dispositivo di sicurezza posto alle casse o vicino alle porte dei negozi.
Con questo originale strumento, che anche gli occhi esperti dei negozianti hanno imparato a conoscere, una donna di origine polacca ha tentato di portare via un giaccone invernale da un negozio del centro città. Ma è stata scoperta e ieri, a meno di un anno dall’episodio, si è celebrato il processo. L’imputata, assente in aula, è stata condannata dal giudice a quattro mesi e 154 euro di multa. È stata inoltre disposta la confisca della borsa, per poi procedere con la distruzione.
Il furto, dunque, è accaduto la scorsa stagione invernale in un negozio a due passi da piazza Duomo. La donna è entrata fingendosi interessata ai giacconi. Accanto a lei un uomo. I commessi hanno notato qualcosa di strano nella coppia. Si è poi scoperto che lei era una ladra, lui il «palo», incaricato di sorvegliare il personale del negozio e di cercare di coprire la complice mentre si appropriava di un capo d’abbigliamento. La donna era riuscita con abilità ad infilare nella borsa un giaccone, che era in vendita ad un prezzo di 400 euro. Il piano è però sfumato e la ladra smascherata.
La tecnica della borsa «schermata» se fino a qualche anno fa era una novità, ora appare un metodo abbastanza inflazionato: è vero che l’alluminio è una valida protezione contro i vecchi sistemi antitaccheggio e che i molti ladri riescono ancora a farla franca, ma è vero pure che ci sono in commercio rilevatori proprio per le borse schermate, apparecchi che segnalano il passaggio di masse di metallo.
A tentare il colpo con una borsa foderata di fogli di alluminio hanno provato anche due ragazzine minorenni. L’episodio è accaduto lo scorso mese di maggio allo Shop Center di Pergine Valsugana e la merce rubata - capi sportivi di un valore superiore a 400 euro - era stata subito riconsegnata al titolare nel negozio.