Duecento incarichi extra ai provinciali
Oltre 200 incarichi per quasi 300.000 euro autorizzati. Tanti sono stati, in meno di sette mesi di quest’anno, le consulenze che i dipendenti della Provincia hanno potuto portare a casa sulla base dell’ok ufficiale da parte della giunta. Si tratta di una possibilità permessa dalla legge.
E in quasi 200 casi quest’anno i dipendenti hanno quindi ottenuto l’opportunità di andare a occuparsi, accanto al lavoro in Provincia, di consulenze, docenze o incarichi in consiglio di amministrazione, solo per citare alcune delle attività autorizzate loro. A prevedere la possibilità di compiere, al di fuori dell’orario di lavoro e senza è la legge provinciale numero 7 del 1997 agli articoli 47 (per quanto riguarda gli incarichi) e 47 bis (per i collaudatori).
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In base a tale normativa, «i dipendenti della Provincia non possono esercitare attività industriali, commerciali o professionali. I dipendenti, fuori dall’orario di servizio, possono essere autorizzati a svolgere attività saltuarie ed occasionali o comunque altre attività indicate come compatibili dalla Giunta provinciale. Ferma restando la disciplina delle incompatibilità prevista da quest’articolo, non è preclusa l’iscrizione dei dipendenti ad albi professionali o registri pubblici secondo quanto previsto dagli ordinamenti professionali».
Insomma, al di là di professioni completamente incompatibili col lavoro di dipendente, come attività commerciale, ad esempio, è poi la giunta e il Dipartimento del personale ad autorizzare gli incarichi extra ai dipendenti che devono svolgerli comunque fuori dall’orario di lavoro.
Se si guarda ai dati degli ultimi quattro anni e mezzo, dal 2013 a oggi, in totale si nota come siano stati oltre 2.000 gli incarichi autorizzati, alcuni di essi anche gratuiti, ma si tratta di una minoranza, per un importo di circa 2 milioni di euro. In media, dunque, ciascun incarico comporta un introito aggiuntivo di 1.000 euro. Il numero di dipendenti autorizzati è molto più basso del totale degli incarichi, per il fatto che ci sono molti dipendenti che, per le proprie competenze, chiedono e ottengono di poter avere più incarichi durante l’anno.
In ogni caso, come detto, nei primi sette mesi di quest’anno, in 210 giorni, compresi sabati e domeniche, il numero di incarichi autorizzati finora è stato pari a circa 200 per circa 300.000 euro di compensi complessivi.
Nell’intero 2016 erano stati 457.000 gli euro percepiti dai dipendenti provinciali autorizzati e i casi in cui erano state approvate le loro attività sono stati poco più di 500. Nell’anno 2015 gli incarichi autorizzati erano stati pari a 360 circa per un controvalore di circa 389.000 euro incassati dai dipendenti che avevano potuto svolgere lavori extra oltre a quello presso la Provincia.
Nel 2014 erano stati circa 470 gli incarichi autorizzati per un compenso complessivo erogato dai committenti esterni alla Provincia 467.132 euro. Nel 2013, infine, erano stati 660 con un importo pari a oltre 721.000 euro. Si tratta dell’anno che, negli ultimi quattro e mezzo, finora ha fatto segnare il maggior numero di incarichi e, di conseguenza, anche la maggior cifra incassata dai diretti interessati.
In quattro anni e mezzo, sono stati quindi oltre 2.000 gli incarichi autorizzati per circa 2 milioni di euro di compensi.