L'ex ministro Matteoli morto in un incidente
L’ex ministro Altero Matteoli è morto in un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto sulla via Aurelia all’altezza di Capalbio. Matteoli era stato estratto dalle lamiere dell’auto in fin di vita: i medici hanno tentato di rianimarlo sul posto ma non c’è stato nulla da fare.
Il senatore Matteoli, esponente del del centrodestra, viaggiava da solo su una Bmw quando in località Il Giardino a Capalbio, non lontano da Ansedonia (Grosseto), c’è stato lo scontro frontale con una Nissan con a bordo un uomo e una donna, rimasti entrambi feriti.
Il conducente della Nissan, 50 anni, è stato poi trasferito all’ospedale di Grosseto: le sue condizioni sarebbero gravi. La donna è stata portata con l’elisoccorso all’ospedale di Siena. Inutili i tentativi di rianimare il parlamentare. La strada è chiusa in entrambi i sensi. Sul posto sono intervenuti polizia stradale, carabinieri e 118.
Da ministro dei Trasporti lottò per realizzare la Tirrenica, il collegamento autostradale fra Livorno e Civitavecchia. In passato l’ex ministro, originario di Cecina (Livorno), aveva messo in guardia dai «pericolosissimi incroci a raso» nel tratto dell’antica strada consolare tra Grosseto a Civitavecchia, spingendo per la costruzione di una nuova infrastruttura più moderna. faceva parte, fra l’altro, del Tavolo per la sicurezza stradale, in qualità di presidente della commissione Trasporti.
Gentiloni esprime il suo personale cordoglio e quello del governo ai familiari del senatore. Di Matteoli il premier ricorda la passione politica, la coerenza del suo percorso, il profondo senso delle istituzioni.
Lo scorso settembre Matteoli era stato condannato a 4 anni di reclusione e a oltre 9,5 milioni di euro di multa per corruzione nell’inchiesta Mose.
«Come ho avuto modo di confermare anche davanti al Tribunale di Venezia non sono un corrotto, mai ho ricevuto denaro né favorito alcuno. Non comprendo quindi questa sentenza verso la quale i miei avvocati ricorreranno in appello. Ho il dovere di credere ancora nella giustizia nonostante la forte amarezza che patisco da quasi 4 anni per una vicenda che non mi appartiene» aveva dichiarato.