Trento, cade sul ghiaino e fa causa al Comune
Una brutta caduta con lo scooter, in via don Milani a Gardolo. Vittima una donna, che ha patito parecchi danni e ora chiede al Comune un risarcimento di almeno 5mila euro.
L’incidente è avvenuto lo scorso 22 settembre, per «autonoma condotta», ossia senza che fossero coinvolti altri mezzi. «Colpa del ghiano sulla strada», ha evidenziato la donna che, affiancata dagli avvocati Aldo Bevilacqua e Mariarosaria Bevilacqua, si è rivolta al tribunale di Trento citando in giudizio il Comune. Ma l’amministrazione non ci sta e, sentita la compagnia assicurativa Itas Mutua, ha deciso di resistere presentando la propria difesa, come deliberato dalla giunta comunale lo scorso 29 gennaio.
L’incidente era successo poco dopo mezzogiorno, nelle ore più calde di una giornata autunnale asciutta. Nessuna colpa del tempo per la caduta: la donna, 55 anni, scivolata all’altezza di una curva, sarebbe stata «tradita» dal ghiaino. Sul posto erano giunte l’ambulanza e la polizia locale; la signora era stata subito accompagnata al pronto soccorso del Santa Chiara per accertamenti. Agli iniziali 20 giorni di prognosi, se ne sono aggiunti altri trenta per un problema al ginocchio. La guarigione, dunque, è durata complessivamente 50 giorni.
La richiesta di danno è stata inoltrata al Comune ad inizio ottobre. I legali della donna hanno in mano la relazione della polizia locale, stilata subito dopo l’incidente: gli agenti, come emerge dai documenti, avrebbero chiamato subito il Servizio gestione strade per ripulire l’asfalto e gli operai sarebbero intervenuti anche con un rattoppo del manto.
Al primo intervento degli avvocati della donna, per illustrare l’accaduto e manifestare il danno patito, il Comune avrebbe risposto negativamente. È seguita la richiesta di negoziazione assistita, pure respinta. Di qui la decisione della vittima dell’incidente, assistita dagli avvocati Bevilacqua, di promuovere l’azione in tribunale.
Il Comune ha trasmesso gli elementi tecnici forniti dal Servizio gestione stradale ad Itas Mutua, che ha affidato la rappresentanza e la difesa dell’amministrazione all’avvocato di fiducia Andrea Girardi, in corsa tra l’altro proprio per la presidenza di Itas. Il Comune, come deliberato dalla giunta, ha deciso di resistere mediante costituzione in giudizio.
Non è la prima causa che interessa l’amministrazione nell’ambito degli incidenti stradali legati - secondo le accuse - alla manutenzione della strada. In passato era riuscito ad ottenere il risarcimento dei danni un ragazzo che, quindicenne all’epoca dei fatti, era finito con il suo ciclomotore contro un albero che ostruiva la carreggiata, a Baselga del Bondone. La pianta si era staccata da un muro a secco di una proprietà confinante. Il tribunale di Trento aveva riconosciuto al Comune di Trento, in qualità di proprietario della strada, una responsabilità dell’80%, con un concorso di colpa del 20% a carico del guidatore. Per quell’incidente, il tribunale aveva evidenziato che l’ente pubblico deve non solo rispondere di eventuali danni diretti (ad esempio di una buca), ma anche vigilare affinché la sicurezza stradale non sia compromessa da terzi.