Risonanza ordinata nel 2016 ma non è possibile ritirarla
La campagna elettorale nelle ultime settimane si fa a suon di interrogazioni-denuncia su ipotetici malfunzionamenti dei vari settori. La sanità è nel mirino e Filippo Degasperi è uno dei politici dell’opposizione più attivi nel sollevare problematicità o presunti malfunzionamenti.
L’ultima interrogazione riguarda una risonanza magnetica acquistata per l’ospedale di Rovereto nel 2016 e non ancora consegnata in quanto i locali destinati ad accoglierla non sono adeguati. «Dopo l’acquisto si sarebbe rilevata l’impossibilità di procedere all’installazione per la mancanza del rispetto della normativa italiana in materia di impianti risonanze magnetiche. I vertici aziendali pare avessero allora deciso di installarla presso il servizio di radiologia dell’ospedale di Cavalese dove è in funzione una obsoleta Risonanza magnetica del ginocchio, della caviglia e del polso senza mezzo di contrasto ma anche in questo caso l’installazione non è avvenuta per la mancanza delle stesse premesse normative», scrive Degasperi che chiede di sapere anche i dettagli della gara di appalto. In realtà la gara con la quale l’Azienda ha proceduto all’acquisto è una gara Consip che ha permesso l’acquisto del macchinario ad un prezzo di 600 mila euro.
«Non c’è nessun problema - sottolinea il direttore Paolo Bordon - in quanto, grazie a questa procedura, abbiamo potuto bloccare un ordine ad un prezzo che ci ha consentito un certo risparmio. Quando saremo pronti ce la consegneranno senza alcuna penale. Andrà a Rovereto dove c’è un progetto per cambiare anche la Tac che è una delle attrezzature più vecchie in uso. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2018».
Ma anche sui lavori da eseguire a Rovereto Degasperi sembra avere qualche dubbio e chiede, in un’interrogazione, di sapere se è vero che per sistemare la nuova risonanza magnetica si debba abbattere un muro portante dell’ospedale di Rovereto e per fare questo si debba mettere momentaneamente fuori uso la Tac e dirottare i malati ricoverati o che hanno prenotato la prestazione verso altre sedi.
Nell’interrogazione vengono chiesti anche gli esami effettuati mensilmente nelle radiologie di Trento e Rovereto e i tempi d’attesa.
La determina con la quale l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ha acquistato, tramite adesione diretta a convenzione Consip, un Tomografo a risonanza magnetica da 1,5 Tesla standard bore dalla ditta GE Medicale System risale all’agosto 2016.
I lavori sono stati necessari in quanto le caratteristiche tecniche e il peso della nuova apparecchiature sono tali da comportare un campo elettromagnetico maggiore del 50% rispetto a quella esistente. Nel marzo del 2017 è stato indetto un confronto concorrenziale per l’affidamento del servizio professionale di progettazione ed esecuzione di lavori. La stima di questa spera era di 132 mila euro mentre il costo presunto dei lavori di 763 mila.
In Trentino il tasso di risonanza su tutta la popolazione residente è di 74,86 ogni mille abitanti. Per quanto riguarda il tasso di risonanze muscolo scheletriche per ogni 1000 abitanti di età maggiore o uguale a 65 anni è stato, nel 2016, di 27,96 (3.73 esami). Dato in calo rispetto rispetto al 2015 quando gli esami erano stati 3.485 e il tasso del 31,31