Parcheggia l'auto e blocca la rampa disabili Fa ricorso al giudice di pace: multa raddoppiata

di Flavia Pedrini

Aveva lasciato il veicolo davanti allo scivolo riservato alle persone disabili, impedendone dunque l’accesso. Multato dagli agenti della polizia locale, l’automobilista aveva però impugnato il verbale: ma il giudice, non solo ha respinto il ricorso, gli ha pure raddoppiato la sanzione.

La vicenda è successa in Valsugana, a Pergine, il 25 novembre 2017. Erano circa le 10 e l’uomo, raggiunta piazza Garbari, ha lasciato il veicolo davanti agli uffici comunali. Come peraltro aveva fatto non più tardi di cinque giorni prima, venendo multato. In zona ci sono quattro stalli per disabili e, dunque, è frequente - vista anche la presenza del palazzo comunale - che persone costrette a spostarsi con una sedia a rotelle abbiano bisogno di usare la rampa. Due agenti della polizia locale dell’Alta Valsugana, rilevato che il mezzo sostava in corrispondenza dello scivolo presente sul marciapiede - nonostante peraltro dall’altra parte della strada vi fossero dei parcheggi - gli hanno fatto una multa: 60 euro di sanzione e tre punti decurtati dalla patente .

Al momento del fatto l’automobilista era assente, ma il veicolo non era stato rimosso, visto che quel giorno c’era il mercato settimanale e non era possibile fare intervenire il carro attrezzi. Il 4 dicembre, dunque, al proprietario dell’auto era stato notificato il verbale di accertamento per la violazione dell’articolo 158 del codice della strada che, tra l’altro, vieta la sosta dei veicoli «negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide di cui all’articolo 188 e in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, rampe o corridoi di transito e la carreggiata utilizzati dagli stessi veicoli».

L’automobilista, come detto, ha però impugnato la multa davanti al giudice di pace di Pergine, Alberto Bertolini, sollevando un’eccezione, ovvero facendo presente che pochi giorni prima, il 20 novembre, era stato già sanzionato per la stessa ragione, ma in quel caso gli era stato contestato l’articolo 7, commi 1 e 14, «in quanto non ottemperava al divieto di sosta permanente» (aveva pagato una multa di 28,70 euro).

Rispetto alla qualificazione del fatto, però, il giudice ha rilevato che «l’articolo 158 è invece norma speciale rispetto all’articolo 7». Insomma, bene hanno fatto gli agenti a contestargli quella specifica violazione nel secondo caso. «Nel luogo ove sostava il veicolo - evidenzia il giudice - non sono delimitati stalli di sosta; mentre gli spazi di sosta riservati ai veicolo a servizio delle persone disabili sono indicati da apposita segnaletica sia verticale che orizzontale, nessun segnale è previsto per gli scivoli e i raccordi, in corrispondenza dei quali la sosta è comunque vietata ai sensi dell’articolo sopra riportato». Dunque l’articolo 158 del codice della strada: in questo caso, infatti, il veicolo sostava in corrispondenza dello scivolo presente su un marciapiede, preposto all’utilizzo di persone disabili.

Da qui la decisione del magistrato di respingere il ricorso, ritenuto infondato. E l’automobilista che sperava di vedersi annullare la sanzione, dovrà invece pagare una somma ancora più salata: «L’ammontare della sanzione amministrativa - si legge - deve essere raddoppiato ai sensi di legge».

Alla fine, dunque, il ricorrente è stato condannato a pagare una sanzione pecuniaria di 170 euro. Le spese, invece, sono state compensate.

 

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