Auto, occhiali, slot machine: 5 colpi in una notte Trento, raid di furti, inseguimenti e caccia all'uomo

di Marica Viganò

Notte di furti, di inseguimenti e di «caccia all’uomo». Tutto è iniziato dopo l’una e, all’alba di ieri, si contavano ben cinque «colpi» - in due concessionarie d’auto, in una tabaccheria, in un negozio di ottica e in un bar - nella parte nord della città e nella zona sud, con un’appendice in Vigolana. Prese di mira, dunque, due aree opposte di Trento. Una dozzina sono i chilometri di distanza che separano le due concessionarie, primi «punti d’attacco» dei ladri: una mossa probabilmente non casuale, per mettere in difficoltà le forze dell’ordine alle prese con allarmi scattati quasi contemporaneamente in zone opposte. Pattuglie dei carabinieri e volanti della polizia sono accorse a Ravina al Gruppo Alpin e a Gardolo a Margoni Auto. Tre le vetture portate via.
L’unica macchina rubata a Ravina , una Opel Zafira, è stata utilizzata come «ariete» per sfondare la vetrata della tabaccheria di Martina Maroni, in via Pomeranos a Mattarello , dove c’è l’hotel Adige. I vetri antisfondamento hanno retto e la sirena dell’allarme ha messo in fuga i malviventi. Ieri la tabaccheria era aperta. «Diciamo che non potevamo tenere chiuso, dato che non abbiamo più la vetrata e la porta d’ingresso - spiega la titolare Martina Maroni - I ladri non sono riusciti a portare via nulla, ma i danni sono ingenti, almeno 15mila euro. Il controsoffitto ha ceduto, è stata danneggiata tutta la merce esposta, comprese le telecamere. Le vetrate, andate distrutte, sarà difficile sostituirle entro un giorno: ci stiamo organizzando per trovare soluzioni alternative, a costo di dormire qui». L’allarme è scattato tra l’una e 20 e l’una e 25. «Tra la sirena, il nebbiogeno dell’antifurto e l’arrivo della polizia, i ladri sono scappati subito. È la terza volta che vengono qui a rubare. Abbiamo subìto due furti a distanza di pochi mesi quattro anni fa: erano stati portati via gratta e vinci e sigarette» prosegue la titolare.
Forse questa volta i malviventi puntavano alle slot machine, cinque quelle che si trovano nel locale. La stessa notte, infatti, c’è stato un altro assalto alle macchinette da gioco, con un bottino di diverse migliaia di euro: è successo al bar Manta di Vigolo Vattaro , sulla strada che porta a Bosentino. E le ultime tracce lasciate dai ladri che hanno agito al Gruppo Alpin e alla tabaccheria sono proprio sulla strada che porta in Vigolana. Come polizia e carabinieri hanno ricostruito, l’auto rubata a Ravina e utilizzata come «ariete» a Mattarello è stata ritrovata nel parcheggio della pizzeria La Roccia, sulla strada della Fricca, verso Vigolo Vattaro: un testimone ha visto due individui che scendevano dalla Zafira e si infilavano su un’altra vettura, una Mercedes «pulita» ossia non rubata, sulla quale allontanarsi indisturbati.
Tutto questo è successo nella zona sud. A nord le forze dell’ordine sono state impegnate nelle stesse ore per altri due furti. Da Margoni Auto, a Gardolo , l’allarme è scattato all’una di notte. «Il cancello principale, che dà su via Bolzano, era aperto - spiega il responsabile della concessionaria - I ladri hanno fatto saltare la parte elettrica, dato che è impensabile tentare di aprire il cancello, che è pesantissimo, a mano». Dalle telecamere della videosorveglianza si vedono i malviventi in azione. «Non hanno rubato né le auto più costose, né quelle che si trovano parcheggiate in un punto più comodo: hanno preso dal cortile interno una Fiat 500 bianca seminuova ed una Lancia Ypsilon nera, oltre ad alcune targhe di nuove immatricolazioni. Hanno scassinato i bussolotti blindati per prendere le chiavi e, senza motivo apparente, hanno rotto i finestrini di alcune macchine». Quando il cancello si è aperto, la 500 e la Ypsilon avevano già il motore acceso, pronte per la fuga.
Erano le 2.30 quando l’allarme antintrusione è scattato all’ottica Demenego in via Zambra . Le porte sono state trovate chiuse, i vigilantes hanno pensato ad un malfunzionamento del sistema di sicurezza. In realtà si trattava del primo tentativo dei ladri. Il secondo, alle 4 di notte, non è fallito: né la sirena, né il nebbiogeno hanno fermato il raid. Carabinieri e polizia sono al lavoro per capire se sia stata un’unica e organizzatissima banda a colpire in tutti i cinque obiettivi o se la raffica di furti sia avvenuta la stessa notte per mera casualità.

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