Il presepe di piazza Vittoria colpito dai vandali
Nessuna pietà per il presepe di piazza Alessandro Vittoria, a pochi passi dal Duomo di Trento. Lo spazio per il bambin Gesù era stato preparato con cura, durante due domeniche di lavoro portato avanti con passione. Nella notte tra venerdi e sabato scorsi invece è stato colpito duramente da qualcuno a cui il sale in zucca probabilmente manca. La maggior parte delle statuette, realizzate con sassi tondi color grigio scuro, sono ora riverse a terra. Giuseppe è stato ribaltato in un angolo, le altre figure attorno hanno subìto il medesimo trattamento e nemmeno Maria è stata risparmiata.
La follia di vandalismo gratuito si è abbattuta anche su un statua più piccina, con quest'ultima che prima di essere spezzata di netto (probabilmente con un calcio) recava in mano un cartello di buon Natale. Viene ovviamente da chiedersi il perché di un simile atto. A rendere ancor più preoccupante la vicenda è l'accanimento verso ciò che viene realizzato dai commercianti del mercato giornaliero. La distruzione del presepe non è purtroppo alla sua prima volta, dato che già lo scorso anno qualche incivile aveva sottratto delle pecore. A rendere ancor più tanto sorprendente quanto preoccupante il fatto è stato il luogo in cui le pecorelle sono state ritrovate, ovvero al primo piano della vicina sede della banca. Tanto che Giovanni Endrizzi, titolare del «Frutta e verdura da Gianni e Bruna», ha dovuto utilizzare una scala per andare a riprenderle. «Ho avuto paura che mi scambiassero per un ladro, ma dovevo recuperarle - ha spiegato quest'ultimo. - Siamo arrivati in piazza e abbiamo trovato il presepe in queste condizioni. Chiunque sia stato deve capire che bisogna avere rispetto per il lavoro e per le cose degli altri! Ci abbiamo messo tanto per allestire il tutto, ed ora è distrutto. Il prossimo anno non farò più nulla, mi sono stancato».
Difficile dunque pensare piazza Vittoria come un bersaglio scelto a caso tra i tanti. Va detto anche che la stessa statua del povero Alessandro Vittoria è vittima, e chi abita in città se ne sarà accolto più volte, di vandalismi vari. Il più frequente è quello della bottiglia di birra posizionata nella mano della statua che, anche se prontamente rimossa, torna a far capolino entro poco tempo. Insomma, se cortesia e rispetto dovrebbero amplificarsi nel periodo delle festività natalizie, siamo ancora costretti ad ascoltare qualche voce stonata fuori dal coro. I presepi trentini non hanno mai vissuto giornate tranquille è vero, ricordiamo ad esempio il furto del Gesù di piazza Duomo lo scorso anno, con tanto di impronte dei colpevoli lasciate a terra. In questo caso invece è difficile scorgere dei segni visto il tanto fieno presente nella struttura di piazza Vittoria, ma le troppo basse recinzioni attorno ad esso rendono vita facile a chi volesse malauguratamente combinare qualche danno. Ora però, i commercianti che abitualmente operano nel piccolo mercato della piazza sono davvero infuriati.