La Protezione Civile in udienza dal Papa
Sono partiti fra ieri e stanotte, per partecipare all’incontro del Papa con il sistema della Protezione civile, in tutte le sue articolazioni, in Vaticano, nella sala Paolo VI. Dal Trentino erano circa 120: una quarantina di Nuvola, 7 «Psicologi per i popoli» e 2 del Servizio prevenzione rischi, 28 i volontari della Croce rossa, 50 i Vigili del fuoco volontari. Ed il loro sogno è stato coronato.
Stamani sveglia alle 5.30 per poter essere i primi ai varchi. Poi la prima grande emozione, ascoltando le parole dei volontari, gente generosa, umile, laboriosa. E poi, dopo i discorsi delle autorità, l’arrivo di papa Francesco, che come sua consuetudine si è attardato a lungo a salutare i presenti, per poi pronunciare parole di elogio per tutti i volontari, e sottolineare l’importanza dei piani di prevenzione.
Nell’attesa del Papa, c’è stato anche il tempo per la proiezione di un video sulla nascita, nel 1992, della Protezione Civile nazionale. Poi i discorsi delle autorità. Un lungo applauso ha salutato i Vigili del fuoco, a cui è seguito un bellissimo intervento di don Pietro, cappellano del dipartimento di Protezione civile, che ha elogiato l’impegno dei volontari, sottolineando come il Papa non possa non amarli perché «vivono il Vangelo».
L’Ambasciatore di Svezia ha elogiato l’intervento della Protezione civile italiana in Svezia per aiutare a domare gli incendi boschivi. Quindi il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che ha ringraziato tutti i volontari e salutato i loro familiari, soprattutto quelli dei volontari morti nell’espletamento del loro dovere, proponendo infine al presidente del Consiglio l’istituzione della settimana della Protezione civile. Anche Giuseppe Zamberletti, padre dell’attuale sistema di Protezione civile, ha portato il suo saluto.
Ma l’emozione è esplosa per l’arrivo del Santo Padre, che si è attardato come sua consuetudine a salutare tutti i presenti. «Quello della Protezione Civile - ha detto - è un sistema organizzato sulla base del principio di sussidiarietà e per questo rappresenta una peculiarità che potrebbe ispirare altri settori della vita pubblica».
L’incontro si è concluso con l’augurio del Papa di celebrare il prossimo Natale con la gioia nel cuore.