Inciviltà in centro storico: residenti sul piede di guerra
I residenti e gli operatori commerciali di via Santa Maria Maddalena, del vicino vicolo omonimo e di via Ferruccio sono sul piede di guerra: esasperati dalle continue nottate di schiamazzi, vandalismi e gesti incivili chiedono l'intervento dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine per poter riconquistare un livello minimo di vivibilità.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella degli episodi di inciviltà nello scorso fine settimana, tanto nella notte tra sabato e domenica quanto tra domenica e lunedì: lo slargo davanti al liceo musicale coreutico «Bonporti» pieno di rifiuti, cartacce, bicchieri di plastica. E ancora: segni inequivocabili del passaggio di chi ha scelto i muri degli edifici che vi si affacciano per espletare i propri bisogni, fioriere divelte o danneggiate.
«Il problema è che questo tipo di situazioni continua a ripetersi, più volte alla settimana, ormai da mesi», spiegano residenti e commercianti «senza che nessuno faccia nulla».
Chi vive e lavora nella zona nelle ultime settimane si è riunito in un gruppo WhatsApp per rimanere in contatto, valutare provvedimenti da adottare, ma soprattutto condividere scene di ormai ordinario degrado.
Poco prima di Natale i residenti e gli esercenti si sono incontrati con l'assessore comunale al commercio e al turismo Roberto Stanchina, oltre che con il consigliere comunale della Civica Andrea Merler, ai quali hanno espresso tutto il loro disagio. Legato non solo all'attività di locali come la «Scaletta», cui solo in parte sono riconducibili i problemi, come ammettono gli stessi residenti, che spiegano di assistere spesso all'arrivo in zona di giovani che portano con sé i loro alcolici, accampandosi in strada senza dunque nemmeno fare riferimento all'attività dei bar della zona.
E se qualcuno, dalle finestre di casa, si sporge per protestare, il rischio è quello di incappare in piccole ma fastidiose «rappresaglie», come il ritrovarsi al mattino seguente il portone di casa «decorato» da urina o, peggio, feci.
«Quello che chiediamo è non soltanto una regolamentazione dell'attività dei locali della zona - spiegano gli appartenenti al gruppo WhatsApp - ma anche una maggiore presenza di forze dell'ordine, che dopo le 22 anche nelle serate più vivaci, latitano. Basterebbe un passaggio di pattuglie di tanto in tanto per far desistere anche i più maleducati e incivili da certi comportamenti, rendendo la situazione più sopportabile. Questa è una delle zone più caratteristiche della città ed è un peccato vederla da troppo tempo svilita in questo modo».