Volete un lavoro sicuro? Professioni sanitarie al top
I laureati delle professioni sanitarie trovano lavoro in fretta. Ed anche gli operatori socio sanitari (oss) che hanno seguito il percorso professionale non universitario (1400 ore di tirocinio e attività didattica da svolgere in 18 mesi). Insomma, l’area sanitaria si conferma tra le migliori per l’accesso al lavoro. Lo dimostrano i dati forniti ieri durante l’«open day» del Polo universitario delle professioni sanitarie di Trento e Rovereto (i corsi di laurea sono attivati dall’Università degli studi di Verona). Ad un anno dalla laurea triennale, il 100% degli igienisti dentali trova lavoro. Ottima l’occupazione anche per infermieri (90,8%) e fisioterapisti (95.9%).
Mentre i tecnici della riabilitazione psichiatrica ed i tecnici di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro si fermano ad una percentuale inferiore: rispettivamente il 78,3% e l’87,5% trova un impiego rispondente al proprio percorso di studi ad un anno dalla laurea.
Non mancano, poi, le possibilità di lavoro per gli oss. «Da un’indagine condotta su 1028 oss dei 1191 diplomati tra il 2010 ed il 2015 - spiega Francesca Baccini, coordinatrice del corso di laurea triennale in Igiene dentale - emerge che il 75,5% degli intervistati lavora come oss ed il 45,9% degli assunti ha firmato un contratto a tempo indeterminato». Lo stesso studio evidenzia che per l’81,3% degli intervistati sono trascorsi solamente tre mesi tra l’acquisizione del titolo e l’assunzione lavorativa». Dal 2002 al 2017 si contano 6118 operatori socio sanitari qualificati in Provincia, 1056 dei quali formati dalle scuole dell’Azienda sanitaria.
In occasione del frequentatissimo «open day» di ieri, è stato rilevato anche il numero dei laureati delle professioni universitarie a partire dal 1997, quando venne creato il Polo universitario. Si tratta di 2.510 persone, «in prevalenza - ricorda Baccini - giovani che terminano le scuole superiori, più raramente sono gli adulti ad immatricolarsi». Dal 1997 si contano 1.469 infermieri, mentre i fisioterapisti sono 367 (corso attivato nel 1999), gli igienisti dentali 251 (corso attivato nel 2002), i tecnici della riabilitazione psichiatrica 240 (corso attivato nel 2002) e i tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (corso attivato nel 2006).
Attualmente gli iter universitari delle professioni sanitarie sono seguiti da 580 studenti (350 infermieristica, 70 fisioterapia, 58 igiene dentale, 45 tecnico riabilitazione psichiatrica e 57 tecnico prevenzione ambiente e luoghi di lavoro). «Ogni anno accademico - aggiunge - le lauree triennali mettono a disposizione 225 posti in totale per gli immatricolati al primo anno. Il numero complessivo di posti può subire variazioni in base all’analisi del fabbisogno condotta dal Ministero». Quindi, verosimilmente, in futuro i posti a disposizione per seguire uno dei corsi di laurea in questione potrebbero aumentare.
Già oggi le professioni sanitarie sono molto «gettonate». Nell’anno accademico 2018/2019 il numero di domande/posti per fisioterapia è pari a 9 (per un solo posto ci sono ben 9 candidati), e nell’anno precedente arrivava a 12,2. Mediamente, per gli altri corsi di laurea, tale indicatore si attesta tra 2 e 4.