Maltempo, la Pat versa l'acconto sui primi 22 milioni di lavori
La Provincia mette mano al portafogli per venire incontro ai danni subiti dai Comuni durante il maltempo di fine ottobre scorso. Con due diverse determinazioni del Servizio prevenzione rischi sono infatti stati assegnati i primi 7 milioni di euro, pari al 30% della spesa prevista per i primi interventi (22 milioni di euro circa), ai Comuni che hanno subito i danni sul territorio di competenza. Il resto della cifra richiesta dai Comuni verrà assegnato successivamente attraverso un meccanismo di calcolo previsto da un provvedimento del 2013.
Si tratta della delibera assunta dall’allora giunta guidata da Alberto Pacher e che ha regolamentato il finanziamento agli enti locali da parte della Provincia. In particolare, in questo caso la struttura competente in materia di prevenzione rischi provvede all’esame della domanda e della documentazione prodotta. Conclusa l’istruttoria il dirigente della struttura provinciale competente in materia di prevenzione rischi adotta il provvedimento di concessione del contributo nel quale sono indicati la documentazione necessaria per l’erogazione dell’acconto e del saldo, nonché il termine entro il quale l’intervento dovrà essere avviato e rendicontato.
«Qualora le domande di contributo non possano essere soddisfatte per carenza di fondi disponibili, le stesse saranno finanziate, al reperimento di nuove risorse, rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle richieste medesime» spiega la delibera. In questo caso, dopo l’erogazione del 30% degli importi relativi ai lavori di somma urgenza, se si rendesse necessario le risorse mancanti per coprire il 100% della spesa verranno reperite attraverso l’assestamento di bilancio o tramite Cassa del Trentino.
LE PRIME DUE TRANCHE
Con i due provvedimenti del Servizio prevenzione rischi sono stati assegnati da un lato 5,3 milioni di acconto ai Comuni interessati (su quasi 17,8 milioni di interventi, vedi grafica a lato) con interventi che spaziano dalla messa in sicurezza di alcuni massi rocciosi sopra il Rifugio Passo Manghen, a quella della tubatura dell’acquedotto di Ziano. Dallo sradicamento piante e per mettere mano agli smottamenti lungo la strada comunale tra Vignola Falesina e le località Laner, Eccher e Toller, alla sistemazione della strada collassata a Ville d’Anaunia nella zona di piazza Alpini presso l’asilo comunale. Un altro milione e 600.000 euro è arrivato con un’altra determinazione del Servizio prevenzione rischi. In totale, i primi acconti valgono 7 milioni di euro.
DANNI PER DECINE DI MILIONI
In totale, secondo le ultime stime, sono circa 52 i milioni di euro di danni patiti dai Comuni trentini. Per questi sono arrivati acconti pari appunto a circa 7 milioni per coprire i primi 22 milioni di lavori urgenti. Per i 45 milioni di euro necessari, come è noto, una fetta di risorse dovrebbe arrivare dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) dalla quale ci si attende una tranche di finanziamenti pari a 26 milioni di euro. Le trattative sono in corso tra Cassa del Trentino e la Bei stessa.
ALTRI 20 MILIONI PER LE STRADE
Intanto, la giunta provinciale ha dato l’ok alla variazione del Documento di programmazione settoriale relativo alle risorse per gestire le strade di competenza provinciale. I nuovi investimenti previsti nel triennio 2019-2021 sono circa 20 milioni di euro. In particolare, si tratta di quasi 8,9 milioni di euro per l’anno in corso, 6,8 milioni di euro per il 2020 e 5,4 milioni di euro per il 2021. La quota più importante è relativa alle perizie per la manutenzione delle strade ex statali passate sotto la competenza della Provincia.