Domani sciopero dei trasporti I sindacati per ora escludono la revoca
Per i sindacati dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti non ci sono le condizioni per revocare lo sciopero nazionale di categoria previsto per domani e per il 26 luglio per il trasporto aereo, alla cui proclamazione si è arrivati «dopo la mancanza di dialogo e di convocazioni nonostante i gravi problemi dei trasporti». È la posizione espressa, secondo quanto si apprende, al tavolo in corso al ministero dei Trasporti con il ministro Danilo Toninelli.
I sindacati accolgono, invece, la proposta avanzata dal ministro di istituire un tavolo, che apra il confronto sulle problamatiche e sulla mancanza di regole su concorrenza e dumping contrattuale, per scongiurare ulteriori scioperi.
Resta per ora confermato anche lo sciopero dei treni, nonostante i già fortissimi disagi subiti dai viaggiatori ieri a causa dell’attentato anarchico che ha mandato in tilt il servizio ferroviario per ore e ha portato alla cancellazione di numerosi treni.
Lo sciopero nazionale di domani riguarda comunque tutti i settori dei trasporti; infatti è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti unitariamente «per dare sostegno alla piattaforma unitaria di proposte “Rimettiamo in movimento il Paese”, indirizzata al governo, per avviare un confronto su trasporti, infrastrutture per renderle efficienti ed efficaci, su regole chiare che impediscano la concorrenza sleale tra le imprese e che diano priorità alla sicurezza dei trasporti e sul lavoro, nonché alla tutela ambientale e sul diritto di sciopero».
Lo stop interesserà il trasporto pubblico locale anche in Trentino (che sarà di 4 ore secondo modalità locali), ferroviario (fermi i treni per 8 ore dalle 9 alle 17), merci e logistica, trasporto marittimo e i porti, le autostrade, i taxi, l’autonoleggio. Il 26 toccherà al trasporto aereo, a esclusione dei controllori di volo di Enav, per 4 ore dalle 10 alle 14. Saranno garantiti le linee ed i servizi essenziali.
Per quanto riguarda Trentino trasporti, una nota della Cgil annuncia che il servizio urbano di Trento e Rovereto e le biglietterie scioperano dalle 11 alle 15; quello extraurbano, ferrovia Trento-Malè e Trento Bassano dalle 19 alle 23. Trentino Trasporti precisa che il personale viaggiante dei servizi urbani in Alto Garda e a Pergine si asterrà dalle 19 alle 23 (garantendo tutte le corse cominciate prima delle 19). Gli impianti fissi si fermano per le ultime 4 ore del turno di lavoro. Così anche il comparto merci e logistica; autostrada del Brennero si ferma per l’intero turno di lavoro. Nel gruppo Fs macchinisti, capitreno e personale delle stazioni scioperano dalle 9.01 alle 17.01.
«Questo è un comparto fondamentale dell’economia nazionale - commenta Stefano Montani della Filt del Trentino - ma troppo spesso viene considerato solo una voce della spesa pubblica e non si investe, come si dovrebbe, adeguando il parco mezzi con veicoli anche ecologicamente compatibili».
C’è poi il tema sicurezza che a livello nazionale ha dimensioni preoccupanti soprattutto nel settore merci e logistica. «A livello nazionale si sono verificati numerosi infortuni mortali. Serve maggiore attenzione alla sicurezza e regole chiare e trasparenti per impedire il dumping contrattuale che spesso impone di operare in condizioni limite».
Altri temi sono quello dell’intermodalità, riducendo il traffico su gomma, e la questione delle concessioni autostradali. Secondo i sindacati, le società autostradali devono investire i profitti per la sicurezza degli utenti, dei lavoratori e sulla manutenzione dell’esistente.