Sindaci, stipendio aumentato del 7% Le indennità vanno da 1.140 euro ai 9.432 euro al mese di Trento
Dal 2020 i sindaci guadagneranno il sette per cento in più. Lo ha deciso ieri il Consiglio regionale. Con questo correttivo, l’anno prossimo l’esborso mensile della Regione per pagare i primi cittadini trentini sarà di 456mila euro.
Il sindaco di Trento guadagnerà 9.432 euro lordi, quello di Rovereto 8.447 euro e quelli di Pergine, Arco e Riva 7.461 euro. I più poveri 1.140 euro. L’assessore della Regione agli Enti locali, Claudio Cia (nella foto), è soddisfatto. «Le indennità erano state tagliate del 7% nel 2013, a causa della spending review. Da allora ad oggi c’è stata una perdita del valore d’acquisto del 19% e dunque l’aumento approvato è minimo. Non compensa gli sforzi di amministratori che hanno sempre più responsabilità e rischi».
E aggiunge: «Non deve passare il concetto che stiamo facendo un regalo ai sindaci. Chi guida un Comune è a tutti gli effetti un manager, chiamato ad essere sempre disponibile per 24 ore su 24. Con le regole che ci sono al giorno d’oggi è facile ritrovarsi in tribunale. E pagare di tasca propria. Non a caso c’è sempre meno gente che si candida».
Claudio Cia ricorda che i primi cittadini che non sono lavoratori dipendenti devono pagarsi anche i contributi previdenziali: «A costoro alla fine del mese resta in tasca poco. I privilegi della politica non devono essere ricercati qui, ma altrove. La giunta regionale sta lavorando per capire come intervenire per poter rivedere ulteriormente le indennità a fronte di un aumento di responsabilità e lavoro a carico degli amministratori». Nel corso del dibattito di ieri, pure il consigliere Peter Faistnauer (Team Köllensperger), ha evidenziato il fatto che gli amministratori «sono oberati di burocrazia e responsabilità».
Al Consiglio regionale arriva l’applauso di Paride Gianmoena. «È un’ottima notizia - dichiara il presidente del Consorzio delle Autonomie locali. Si tratta di un ritorno ai livelli del 2010. Fare il sindaco adesso è molto più complicato rispetto a qualche anno fa. Serve una dedizione pressoché totale e un’enorme preparazione. Non stiamo parlando di un lavoro, ma di un incarico portato avanti da persone che si sono messe in gioco per amore della propria comunità. Con orgoglio».
Il Cal da tempo fa parte della commissione regionale che sta cercando di capire come rimodulare in futuro i compensi dei primi cittadini. «Nessuno si arricchisce facendo il sindaco - prosegue Paride Gianmoena -. Fate passare questo messaggio. Adesso, insieme a Arno Kompatscher, a Mattia Gottardi e agli altri componenti del gruppo di lavoro, affronteremo un’altra serie di aspetti. In primis quello della contribuzione previdenziale».
Ecco quanto guadagneranno i sindaci dal 2020