Fiavè: allarme incendio allo stabilimento Erika Eis per un cortocircuito
Allarme incendio ieri sera allo stabilimento Erika Eis di Fiavé. Erano le 20.30 circa quando sono intervenuti i vigili del fuoco per un denso fumo che usciva dalla struttura. Colpa di un cortocircuito ad un apparecchio che tiene al caldo i prodotti, in magazzino: il fumo ha invaso i locali e reso necessario un intervento di sanificazione per poter ripartire quanto prima con la produzione. «Il fine settimana siamo chiusi - spiega Alberto Bertolini, titolare con Luciano Degli Esposti dello stabilimento - Iniziamo già stasera (ieri, ndr) i lavori di pulizia e contiamo di riprendere la produzione regolarmente nei prossimi giorni. Non dovrebbero esserci problemi».
È da un anno e mezzo che tutta la produzione - gelati, torte, krapfen - è stata trasferita a Fiavé. L’edificio recuperato è l’ex caseificio di Fiavé, diventato Pinzolo-Fiavé e poi Pianzolo-Fiavé-Rovereto: 10mila metri quadri sui quali è stato fatto un investimento di sette milioni di euro. Trentacinque le persone che vi lavorano. Erika Eis è il secondo produttore in Italia di krapfen e la nuova linea ne produce 7mila all’ora. In questo periodo pre Carnevale la richiesta è tantissima. Ieri, dunque, non c’era nessuno al lavoro. Non appena scattato l’allarme, l’intervento dei vigili del fuoco di Fiavé è stato immediato. A loro si sono aggiunti i pompieri di Tione con l’autoscala ed i volontari di Lomaso che, tra l’altro, avevano appena iniziato l’assemblea ordinaria del Corpo e hanno subito lasciato i lavori per mettersi sui mezzi di soccorso e partire. Sul posto si sono subito portati i titolari Alberto Bertolini e Luciano Degli Esposti. Con loro anche il sindaco Angelo Zambotti e gli agenti della polizia locale Giudicarie.