Fugatti alla forestale di Tione ma non parla più di orsi e lupi il vero pericolo è il bostrico
Un comunicato stampa dell’Ufficio della Giunta provinciale ci informa che «Prosegue in tutto il Trentino il recupero degli schianti di legname provocati dalla tempesta Vaia. Dopo aver affrontato l’emergenza legata a frane, smottamenti e crolli, il Corpo forestale della Provincia si sta occupando di gestire il rischio di danni legati alla diffusione del bostrico, un parassita richiamato dalle piante deperite. La questione è stata affrontata a Tione, nell’ambito della visita del presidente della Provincia autonoma di Trento al Distretto forestale guidato dal responsabile Giacomo Antolini. L’appuntamento – al quale è seguito un incontro all’Ufficio gestione strade del capoluogo giudicariese – è stato programmato nell’ambito delle visite della Giunta per conoscere le realtà dislocate sul territorio. Accanto al governatore, erano presenti anche il dirigente del Servizio gestione strade, Giancarlo Anderle e il dirigente del Dipartimento infrastrutture e trasporti, Stefano De Vigili».
Secondo il comunicato della Giunta «Il Distretto forestale sul quale è stata puntata la lente, è il più ampio dell’intero Trentino con le sue 6 stazioni dislocate sull’intero territorio, per un totale di 25 forestali. Il responsabile Antolini ha fatto il punto sull’attività svolta, ricordando come l’emergenza maltempo dell’ottobre 2018 abbia interessato anche le Giudicarie, seppure in forma minore rispetto ad altre località trentine, con crolli di alberi a macchia di leopardo per un totale di 200mila metri cubi di legname. Il numero uno del Distretto ha ricevuto il ringraziamento del presidente per l’impegno profuso sia nel contrasto agli illeciti, sia nella gestione dei grandi carnivori e nell’ascolto di allevatori e cittadini che si rivolgono ai forestali per essere rassicurati rispetto alla presenza di esemplari di orso e lupo (qui i canidi si muovono singolarmente e non hanno dato vita a un branco)».
Infine «Particolare attenzione, nell’ambito del colloquio con il presidente della Giunta, è stata dedicata alla gestione del bostrico: “Lo scorso anno è stata avviata una campagna di monitoraggio, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mach, di cui è responsabile Cristina Salvadori. Nelle foreste delle Giudicarie interessate dagli schianti, sono state installate 24 delle 220 trappole di cattura e monitoraggio distribuite in tutto il Trentino, che hanno evidenziato dei dati preoccupanti: in particolare nelle zone meridionali del territorio è stata superata la soglia di attenzione”. Il Corpo forestale prevede dunque che quest’anno si formino i primi focolai di bostrico, con un conseguente rischio di infestazione: “Gli operai forestali saranno chiamati a intervenire in tempi rapidi con i verricelli, sulla base delle segnalazioni dei custodi e del personale del corpo forestale”».