Coronavirus, primi 6 casi di contagio in Italia Un 38enne in terapia intensiva, positiva la moglie incinta Tre paesi del Lodigiano isolati e in quarantena
Primi contagiati in Italia: tre concentrati in provincia di Lodi. «Sono sei i casi di positività al coronavirus» in Lombardia: lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. «Il paziente ricoverato al Sacco sta bene» e la situazione della moglie del primo ricoverato «è positiva».
«Sono tutti adulti e sono in condizioni serie» le sei persone positive al coronavirus in Lombardia. Lo ha spiegato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da SkyTg24 aggiungendo
che "il primo paziente è ricoverato al Sacco, gli altri sono tutti a Codogno.
«Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa - ha spiegato l’assessore Gallera -. Chiediamo di rimanere al proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente nuova, particolare per il nostro paese, invitiamo alla calma».
Ed è risultato negativo al tampone il dipendente della Mae di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano: lo afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota.
«Nonostante l’esito negativo che attesta l’assenza di infettività secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se può essere risultato infetto nei giorni passati». Con il dipendente della ditta piacentina ha cenato il 38enne lodigiano risultato positivo al Covid-19.
È ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del paziente positivo al coronavirus alla Unilever di Lodi, spiega la Regione Emilia-Romagna in una nota. Di questa paziente è atteso l’esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola.
«Stiamo indagando, sono 3 persone che si sono presentate con quadro clinico di polmonite all’ospedale di Codogno, stiamo cercando di capire se ci sono stati contatti con i primi 3 casi», ha aggiunto la dottoressa Maria Gramegna, dirigente dell’assessorato al Welfare, che ha parlato di sintomi «importanti di polmonite».
«Ancora non sappiamo da chi si è diffuso il virus, potrebbe non essere dal caso zero, che potrebbe anche essere che è guarito. Non abbiamo la certezza di quale sia il caso indice», ha spiegato l’assessore Gallera.
«A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone», ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
«I casi segnalati in Lombardia sono i primi che si sono verificati sul territorio italiano e ci fanno entrare in una fase nuova»: così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma. «Per la prima volta - precisa - siamo passati da casi di importazione a casi di circolazione locale del virus».
I CONTAGIATI - L’uomo di 38 anni contagiato da coronavirus che è stato ricoverato per primo nell’ospedale di Codogno (Lodi) «è in terapia intensiva, sta meglio di ieri sera, sta leggermente migliorando», ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
L’uomo - che nelle settimane scorse sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina (ora al Sacco di Milano e il cui test è negativo) - si è presentato ieri al Pronto soccorso. E ci sarebbero altri due contagiati: la moglie ed una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38enne.
Secondo quanto ricostruito dai medici che da giovedì lo hanno in cura, il 38enne è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene negli ultimi 4 giorni. L’uomo lavora per una multinazionale che ha una sede a Casalpusterlengo.
I sanitari stanno inoltre cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni la moglie, che da quanto accertato al momento sembrerebbe però aver avuto meno contatti del marito.
Oggi pomeriggio nella riunione con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si farà il punto della situazione, per valutare eventuali altri provvedimenti da prendere, tra cui la chiusura delle scuole nei comuni coinvolti.
«In via prudenziale oggi abbiamo invitato la popolazione dei comuni Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo a rimanere nelle loro case, in quarentena volontaria», ha detto l’assessore Gallera.
L’assessore lombardo alla Protezione civile, Pietro Foroni ha precisato di essere “in coordinamento con il prefetto e i sindaci dei paesi coinvolti, per decidere azioni coordinate su scuole ed esercizi pubblici. La necessità è di isolare subito i luoghi dove si sta propagando e sviluppando virus per circoscriverlo».
A Codogno sono state annullate le feste di carnevale e il paese oggi, giorno di mercato, appariva deserto.
Nel pomeriggio sia il sindaco di Codogno che quello di Casalpusterlengo hanno disposto la chiusura delle scuole e asili nido, il primo fino a domenica il secondo fino a martedì.
In Trentino, intanto, a fronte di queste novità sul piano nazionale oggi pomeriggio il governatore Maurizio Fugatti ha convocato il tavolo di emergenza della protezione civile sul covonavirus per valutare eventuali nuovi provvedimenti da odottare, mentre si sta pensando di ampliare gli alloggi alle Viote per ospitare le persone da tenere in quarantena.