Trento, ecco il nuovo questore si è insediato Claudio Cracovia
Si è insediato ieri mattina il nuovo questore di Trento, Claudio Cracovia. Il primo atto è stata la resa degli onori ai caduti della Polizia di Stato presso la cui lapide è stata deposta una corona d’alloro alla presenza dei dirigenti, dei funzionari e delle rappresentanze dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato.
La cerimonia, si legge in una nota della Questura di Trento, è stata officiata dal padre cappuccino Giorgio Anesi.
Successivamente si è svolto il primo incontro con i dirigenti ed i funzionari della Questura, con il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’Interno, per un breve saluto e l’augurio di buon lavoro.
Poco dopo, il commissario del governo di Trento, Sandro Lombardi, ha ricevuto Cracovia.
Il prefetto Lombardi - dice una nota - «si è intrattenuto con il questore in un cordiale colloquio su temi di comune interesse, che ha costituito particolare occasione per rievocare gli anni della prima conoscenza avvenuta nel 1986 e dei rapporti di lavoro e di amicizia tenuti nel tempo. L’incontro ha costituito anche l’occasione per una prima riflessione sui temi dell’ordine e della sicurezza pubblica in provincia di Trento e sulle strategie di prevenzione e contrasto del crimine, nonché per pianificare i prossimi incontri di lavoro». Al termine, augurandogli di poter svolgere al meglio la sua delicata funzione, il prefetto Lombardi ha rivolto al questore Cracovia i migliori auspici di buon lavoro.
Nel pomeriggio primo incontri tra il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, e il neo questore.
Per entrambi - dice una nota del Comune - «l’occasione è servita ad affermare l’importanza della collaborazione fra amministrazione comunale e forze dell’ordine ai fini della sicurezza cittadina. Il questore ha sottolineato la volontà di dare il massimo per il presidio del territorio, mentre il sindaco ha presento la città per quel che riguarda gli aspetti sociali ed urbanistici che la caratterizzano, concludendo poi con un augurio di buon lavoro e l’assicurazione di una assoluta disponibilità alla collaborazione».
Data la situazione sanitaria, argomento di conversazione è stato anche il coronavirus e di quanto si può fare per contrastarne la diffusione.