Passa col rosso: multa nulla il vigile non era in divisa
A chi non è mai capitato di passare con il semaforo giallo che sta diventando rosso. La manovra - intendiamoci, pericolosa e sbagliata - prima o dopo è stata fatta da quasi tutti gli automobilisti. In genere il passaggio con luce rossa viene accompagnato da un colpo di acceleratore e da uno sguardo furtivo intorno all’incrocio per verificare l’assenza di vigili.
Probabilmente è proprio quanto è accaduto ad un automobilista di Trento che il 25 gennaio 2019 transitava da via Giusti passando con il semaforo rosso. In questo caso lo sguardo furtivo del conducente non ha colto e non poteva cogliere la presenza di un vigile perché l’agente indossava abiti civili.
E così, puntuale, è arrivata la multa: un salasso da 182 euro. Ma la sanzione è stata annullata dal giudice Antonio Orpello perché un agente della polizia locale che si trovi fuori servizio non può multare un automobilista anche se protagonista di una manovra pericolosa.
Il conducente del veicolo ha impugnato la sanzione amministrativa adducendo come unico motivo che «il verbalizzante sarebbe stato in borghese fuori servizio, e che non avesse quindi prerogativa di sanzionare essendo fuori orario».
Di fatto il giudice ha riconosciuto che la tesi dell’automobilista era corretta, anche se espressa senza il supporto di argomenti giuridici. Argomenti che invece troviamo nelle motivazioni della sentenza.
In particolare si sottolinea che «i Comuni sono obbligati ad adottare un regolamento comunale del servizio di polizia municipale che deve contenere disposizioni intese a stabilire che le attività vengano svolte in uniforme o in abito civile solo se necessario per l’espletamento del servizio e previa autorizzazione».
Inoltre si sottolinea che «il codice della strada impone a coloro i quali sono demandati compiti di polizia stradale, quando non sono in uniforme e intendono espletare tali compiti di polizia, di fare uso di apposito segnale distintivo conforme al modello stabilito nel regolamento, di eseguire l’alt mediante sorpasso del veicolo da fermare e, prima di qualsiasi accertamento o contestazione, di esibire la tessera rilasciata dalla competente amministrazione».
Infine si rileva che «gli agenti di polizia municipale hanno la qualifica di agenti di polizia giudiziaria soltanto nel territorio di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio e ciò a differenza di altri corpi, quali la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di finanza, i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio». Il ricorso è stato quindi accolto con relativa cancellazione della multa da 182 euro. Le spese di lite sono state compensate. L’automobilista indisciplinato tira un respiro di sollievo. Ma era meglio che avesse aspettato il semaforo verde: non si commettevano infrazioni pericolose e non si rischiava di essere visti e sanzionati da qualche vigile in uniforme.