La morte della dottoressa Trimarchi L'Azienda conferma: «Infettata durante una una visita domiciliare»
Dolore, incredulità e commozione in tutta la Valle di Fassa, dopo la scomparsa di Gaetana Trimarchi, la dottoressa morta ieri a 58 anni dopo essere stata contagiata dal Coronavirus. Si sapeva già che era stata contagiata sul lavoro, mentre svolgeva con dedizione il suo lavoro. E si sapeva anche che era fornita di tutti i presìdi di protezione. Ma qualcosa è andato storto, e l’indagine dell’Azienda Sanitaria trentina non ha ancora spiegato come mai.
Ieri, durante la conferenza stampa della «task force» della Provincia, è toccato al dottor Paolo Bordon, dirigente generale dell’Apss, fare il punto. Che però è risultato senza risposte: «abbiamo accertato che era stata chiamata a casa di un paziente, per eseguire un tampone a domicilio; aveva avvisato il referente della Sanità Pubblica di zona, ed era stata fornita di tutte le protezioni, non solo la mascherina ma anche i guanti, gli occhiali, il grembiule. Cosa sia successo in questo frangente, non lo sappiamo. Ma sicuramente il suo contagio è stato in quel caso, e come era stato comunicato in sede di ricovero, quella è stata la causa». Quindi un chiaro caso di decesso per attività lavorativa, purtroppo.
Siciliana d’origine, Gaetana Trimarchi da anni era guardia medica in valle. Stimata e apprezzata non solo in ambito lavorativo, per tanti colleghi ed amici era ormai semplicemente Tania. Ed è stata ricordata con grande emozione ed affatto sia a livello istituzionale che da parte di numerosi amici.
«La notizia della scomparsa della dottoressa Gaetana Trimarchi, stimata professionista della continuità assistenziale della nostra valle, ha profondamente colpito tutta la Comunità fassana», ha esordito nel suo messaggio di cordoglio il consigliere provinciale Luca Guglielmi: «Alla famiglia, agli amici e conoscenti vanno le nostre più sentite condoglianze e la nostra vicinanza. La Valle di Fassa perde una figura importante, un punto di riferimento da tutti riconosciuto».
Anche la senatrice e Procuradora Elena Testor ha voluto ricordare la dottoressa Trimarchi. Lo ha fatto a margine del minuto di silenzio osservato l’altroieri a mezzogiorno in tutta Italia: «È stato un momento caratterizato da una commozione resa ancora più struggente dal pensiero della dipartita della dottoressa Gaetana Trimarchi, in servizio alla guardia medica della Valle di Fassa. Voglio far arrivare alla famiglia il più sentito cordoglio, mio e dell’intera comunità. N gran Develpai (un grande immenso “grazie”, in ladino, ndr) a tutti coloro i quali, a qualsiasi livello, in qualsiasi posizione, stanno combattendo per arginare questa pandemia».
Commosso anche il ricordo da parte del corpo della polizia locale dei Polins de Fascia, il corpo di polizia locale della valle ladina: «La notizia della scomparsa della dottoressa Gaetana Trimarchi, stimata professionista della continuità assistenziale della nostra valle, ha profondamente colpito tutta la comunità fassana. Alla famiglia, agli amici e conoscenti vanno le nostre più sentite condoglianze e vicinanza». Sentito anche il ricordo del comandante del corpo, Gianluca Ruggiero: «Mi porto nel cuore il ricordo di una persona gioiosa, sempre sorridente: quando entrava in auto per lavoro nel centro di Moena non mancava mai qualche colpo di clacson con cui ci salutava, prima di abbassare il finestrino e augurarci buon lavoro. Una donna solare, che mancherà a tutti».
Sentito anche il ricordo da parte dei tanti colleghi che in questi anni avevano avuto modo di conoscere la dottoressa Trimarchi, come il direttore della Scuola di formazione specifica in medicina generale di Trento Mauro Larcher: «Lunedì pomeriggio è mancata la collega Tania Trimarchi, in seguito ad infezione da coronavirus contratto svolgendo la sua attività di guardia medica a Cavalese. Proveniva dalla Sicilia e si era diplomata nella nostra Scuola nel 2018. La ricordiamo per la sua disponibilità e per la sua verve, simpatica e cordiale». Il dottor Larcher non ha potuto fare a meno di associare la rabbia, al cordoglio: «La notizia ci rattrista e ci accomuna nel dolore per la scomparsa di una collega in prima linea nelle cure primarie. È il tributo che la classe medica del territorio paga ad un evento eccezionale, che ci ha visti lavorare sprovvisti di mezzi di prevenzione individuale. Il nostro pensiero commosso e partecipe va a Tania e a tutti i colleghi che in questo periodo straordinario hanno dato la vita per svolgere secondo scienza e coscienza il proprio lavoro e a tutti coloro che continuano a svolgerlo con abnegazione e spirito di sacrificio».
La figura della dottoressa Trimarchi è stata ricordata anche da Daniel Pedrotti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche: «È con profondo cordoglio che l’Ordine delle professioni infermieristiche di Trento partecipa al lutto che ha colpito la famiglia della dottoressa Gaetana Trimarchi ed esprime vicinanza e solidarietà della professione infermieristica a tutti i medici, a tutti i sanitari e operatori impegnati sul campo per assistere la nostra comunità».