Riaperture, cantieri, distanze e asili nido Dieci domande e risposte a Fugatti (e sì: anche hotel per i Covid non gravi)
Nella conferenza stampa di oggi, oltre ai dati sanitari (10 nuovi decessi, il totale sale a 310), si è parlato molto anche si «riapertura» e «fase 2», dato che a Pasquetta la giunta Fugatti ha emanato una ordinanza che prevede la riapertura dei cantieri all’aperto. Cosa che accadrà però solo dopo che verrà stabilito un vademecum con le regole (sarà pronto la prossima settimana).
Come ha spiegato il presidente Fugatti «Abbiamo incontrato stamattina i gruppi economici che la giunta ha nominato ed i capigruppo del consiglio provinciale per la ripartenza; poi c’è stato un incontro con i sindaci delle Giudicarie e la Comunità di valle; domani ci sarà un incontro tecnico con i sindaci dei comuni dove abbiamo impostato un controllo maggiore, per informarli che lì si faranno i questionari ai maggiori di 10 anni, in forma anonima, per poi più avanti procedere con la ricerca sieriologica».
Ha fatto discutere - per via del VIDEO in cui Fugatti è poco chiaro - il tema se in Trentino si sono modificate o meno le questioni del movimento da casa e delle distanze; Fugatti ha così spiegato che « In Trentino ci tengo a dire, non è cambiato nulla e abbiamo tenuto le stesse regole». Il presidente ha commentato: «Si nota però in giro più movimento da parte della gente, lo possiamo capire, ma ricordiamo il rispetto delle regole e di mantenere un comportamento controllato».
Poi c’è il tema della riapertura dei cantieri all’aperto: «Oggi - ha detto Fugatti - abbiamo visto Ance, Cooperazione, artigiani e industriali, e abbiamo stabilito un percorso tecnico sui criteri di rispetto della salute, quindi distanze, dpi e controllo delle temperature. Questa diventerà un’ordinanza vera a propria, non più una raccomandazione; in una eventuale fase 2 che avverrà in concomitanza con il Governo nazionale, sarà un tema centrale per il lavoro e la sua ripresa». Per ora, ha detto, «stiamo predisponendo un vademecum per garantire il lavoro all’aperto; per noi vale la sicurezza, se non c’è sicurezza, non può lavorare».
Sul tema, però, c’è la netta contrarietà dei sindacati che gli chiedono di ritirare l’ordinanza. «Secondo noi possono ripartire i cantieri all’aperto, che è diverso dal chiuso. L’auspicio nostro è anche di parlarne con i sindacati, ma è in programma un incontro giovedì; però noi non ritiriamo nulla». A Fugatti è stato chiesto quindi quando riapriranno i grandi cantieri, ad esempio quello della Loppio-Busa. «Sulla Loppio Busa dovrebbe riprendere da inizio maggio nel rispetto dell’ordinanza» ha detto il presidente.
Molti ascoltatori e giornalisti hanno chiesto a Fugatti come mai ci sono così grandi differenza fra le ordinanze di Kompatscher a Bolzano e noi, pur essendo due province della stessa regione. «Siamo due province - Trento e Bolzano - e una regione... Con Kompatschre abbiamo fatto anche oggi una video conferenza in ambito Euregio anche con il governatore Plattner; il confronto c’è, ma ci sono sensibilità diverse legate alle scelte del territorio. Non c’è divisione dei territori, ma scelte». A sancire che il clima politico fra Trento e Bolzano è ai minimi storici.
E’ stato chiesto cosa ne pensi Fugatti del comportamento del governatore veneto Zaia, che oggi ha annunciato di voler tornare indietro sulla concessione di poter allontanarsi più di 100 metri da casa. «Non lo so - ha detto Fugatti - e non è un tema che io conosco... se ha ripensamenti vuol dire che va a stringere rispetto a ieri che ha allargato... noi invece rimaniamo fermi perché serve ancora stabilità e cautela».
Tanta gente ci chiede cosa succede con il cambio delle gomme - che da oggi doveva essere iniziato.
Ma la scadenza è stata prorogata, ha ricordato il giornalista. E poi? «So che il 12 maggio è la nuova scadenza, ma è un tema che affronteremo di certo» ha detto Fugatti.
L’Ordine dei Medici di Trento ha oggi chiesto anche di adibire alcuni hotel vuoti a alloggio per i medici, ma anche per i malati non gravi. Hotel per i medici? Sì, ma non solo, ha detto Fugatti. «Avevamo già sottoscritto un accordo con le categorie. Ma possiamo fare un passo in più nella gestione dei soggetti. Le persone positive può essere che volontariamente vadano in strutture per una accoglienza temporanea in varie zone del Trentino. Noi lo vediamo su base volontaria; ma avendo il rischio oggi che il contagio sia nella famiglia e che lì continui a propagarsi, è un passaggio che vorremmo fare, l’accordo con le categorie c’è già».
Scuole e asili nido, ci sono novità? «In generale, il tema riapertura è prematuro; c’è un tema che ci preoccupa, quello dei genitori con figli al nido, che oggi iniziano a lavorare e non sanno dove portarli. E’ un tema su cui dobbiamo ragionare e che va affrontato, sapendo però che nei nidi i bimbi non li puoi distanziare; va analizzato sotto l’aspetto sanitario per gestire questo problema, che avremo anche a settembre».
Le regole per gli anziani sono rigide, in particolare per vedere i nipoti. «L’approccio è cambiato; ma i figli stessi - ha detto Fugatti - devono capire che questa cosa che fa male e fa tristezza, è una misura a tutela soprattutto degli anziani. Poi c’è un aspetto emotivo, ma va sempre visto nell’ottica del rischio per l’anziano. Va compreso che non è contro hgli anziani, ma è una tutela degli anziani. Scientificamente non possiamo sapere quando finirà il contagio...».