Si potrà tornare a camminare e fare jogging ma rigorosamente nel proprio comune e con appresso la mascherina. A sorpresa, fino al 4 maggio, ancora bandita la bicicletta se non per recarsi sul posto di lavoro. Lo ha stabilito l’ordinanza firmata ieri dal
Si potrà tornare a camminare e fare jogging ma rigorosamente nel proprio comune e con appresso la mascherina. A sorpresa, fino al 4 maggio, ancora bandita la bicicletta se non per recarsi sul posto di lavoro.
Lo ha stabilito l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti in vigore da oggi. In pratica, viene spiegato nell’ordinanza, è stato ampliato il concetto ti «prossimità» per quanto riguarda l’esercizio dell’attività motoria considerato che «le attività svolte individualmente, all’esterno, rispettando la distanza di sicurezza, sono quelle che meno mettono in pericolo la popolazione sotto il profilo del rischio di contagio».
In effetti fin da subito, soprattutto gli sportivi, contestavano il fatto di non potersi allenare, lontano da tutto e tutti, magari in un bosco o su un sentiero isolato.
Da oggi è dunque consentito «lo svolgimento di attività motoria, limitatamente a passeggiate e corse a piedi, nel territorio del proprio comune, mantenendo comunque la distanza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività».
Prevista la possibilità di accompagnare in passeggiata le persone non pienamente autosufficienti o i minori (in questo caso possono essere accompagnati anche da entrambi i genitori o da un congiunti facente parte dello stesso nucleo familiare). Avere con sé la mascherina è obbligatorio anche per i bambini se non hanno un’età inferiore ai 6 anni. Niente obbligo anche per le persone che per le loro particolari condizioni psicofisiche non ne tollerino l’utilizzo.
«Apertura all’attività motoria - ha spiegato il presidente Fugatti - che abbiamo voluto fare viste le numerose sollecitazioni. Da parte nostra ci siamo mossi con una particolare cautela con quello che occorre fare perché il contagio del Trentino è più alto rispetto a quello di territori a noi vicini e ha portato a numeri di decessi superiori alla media nazionale. Attenzione alle riaperture c’è ma con il giusto buon senso».
La nuova ordinanza non va interpretata nel senso che tutti possono andare sempre a spasso all’interno del Comune.
«Uno può muoversi all’interno del Comune per motivi di salute, per necessità e per motivi di lavoro. A questi motivi va aggiunta, dopo l’ordinanza del presidente, l’attività motoria limitatamente a passeggiate e corse a piedi ma non tutto il giorno. Non è che uno può passeggiare dalle 8 del mattino alle 8 di sera», ha puntualizzato il capo della protezione civile, Raffaele De Col.
Anche il presidente Fugatti ha voluto rimarcare la questione spiegano che se una persona passeggia o corre in paese non deve portarsi l’autocertificazione in tasca, ma che per «l’attività motoria non può stare in giro tutto il giorno. Chi cammina nel proprio comune può farlo, è chiaro che se cammina tutto il giorno non va bene». Ed ancora: i minori possono spostarsi da soli? «Allo stato attuale si prevede che il minore possa uscire da solo o accompagnato da familiari», è stato detto.
Oggi partiranno le disposizioni previste dall’ordinanza sul cibo d’asporto, che potrà essere ritirato nei ristoranti, bar e pasticcerie direttamente dai clienti, previa prenotazione.
Annunciata per il 4 maggio l’apertura delle librerie e per la prossima settimana anche quella dei centri diurni e semiresidenziali. «L’apertura verrà calendarizzata e invieremo a breve una circolare ai soggetti interessati» - ha specificato l’assessora Stefania Segnana annunciando che per primi saranno aperti i centri per ragazzi autistici o disabili.
Prima coloro che gestiscono i centri dovranno procedere alla sanificazione degli ambienti e verrà redatto un protocollo con Apss per effettuare tamponi a operatori e ospiti. «Circa 2 mila persone», ha specificato l’assessora.
Sul fronte dentisti, invece, è stato il direttore del dipartimento di Prevenzione a specificare che le urgenze sono sempre state garantite e che c’è un contatto con l’Ordine stipulare un protocollo che ha l’obiettivo di garantire la massima sicurezza sia ai pazienti che al personale che lavora all’interno.
Capitolo tutto da scrivere, invece, per quanto riguarda l’apertura dei centri estivi. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi e quindi se ne riparlerà fra un mese.