Bolzano riapre le attività ma il ministro Boccia ferma tutto e impugna la legge provinciale
La Provincia di Bolzano ha deciso da sola di far riaprire i negozi, e fra pochi giorni anche bar, ristoranti, parrucchieri. Ma il Governo blocca tutto. «Prendo atto che la Provincia Autonoma di Bolzano ha inserito nella sua legge che si adeguerà alle linee guida nazionali ed è un segnale di grande responsabilità. Tuttavia, poiché ha deciso di aprire ugualmente alcune attività commerciali pur in assenza delle linee guida sul lavoro, il governo non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro». Lo annuncia il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
Boccia ribadisce che le linee guida sul lavoro «sono in corso di elaborazione in questi giorni dal comitato tecnico scientifico su proposta dell’Inail e alle quali tutti i presidenti di Regione, anche nella conferenza Stato Regioni di ieri, hanno dichiarato di attenersi».
Secondo il ministro, «i proprietari degli esercizi commerciali, i lavoratori e tutti i clienti hanno il diritto di vedere garantita la loro incolumità sulla base di prescrizioni scientificamente validate a livello nazionale dal Ministero della Salute. Pochi giorni di attesa non possono giustificare un rischio sulla salute pubblica, tutti vogliamo ripartire, ma in sicurezza; le riaperture senza le indicazioni cts-Inail risultano improvvide. In uno Stato di diritto saranno i giudici a valutare il provvedimento. L’impugnazione solo nelle parti in aperto contrasto è suffragata dai pareri scientifici che hanno determinato il monitoraggio in tutto il Paese».
“La nuova legge provinciale per la ripartenza delle attività in Alto Adige è in vigore. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla sua nascita. Uno sforzo collettivo che ha creato una base solida per una Fase 2 basata sulla cautela e sulle esigenze dell’Alto Adige”. Così su Facebook il governatore Arno Kompatscher.
”Libertà equivale a responsabilità. Questa responsabilità è da intendersi sia a titolo personale, che nei confronti di tutta la società. Se questa sarà una ripartenza o il preludio a una seconda ondata di contagio, dipenderà dalle azioni quotidiane di ciascuno di noi”.
«Giustamente in una situazione di assoluta emergenza si è agito con decreti del presidente del consiglio, ma ora con l’avvio della Fase 2 è doveroso riprendere in mano le nostre competenze. È una questione di principio». Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher. «Siamo convinti che la nostra legge resisterà davanti alla Consulta.
Nonostante un’eventuale impugnazione resta comunque in vigore», ha ribadito il presidente della Provincia.
«Ora - ha aggiunto - abbiamo gli occhi puntati su di noi. Ci assumiamo questa grande responsabilità e contiamo sulla collaborazione dei cittadini. È stato giusto dare un segnale di speranza». Kompatscher si è detto anche fiducioso che «con Roma e Vienna sarà trovato una soluzione ragionevole» per consentire spostamenti all’interno della Euregio (Trentino, Alto Adige e Tirolo, ndr.) senza una quarantena di due settimane.
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