Nuova Agenzia per l'Ambiente laboratorio e nuove strutture: anche rifiuti e tutela ambientale
Continua l'instancabile opera di «ristrutturazione« delle politiche ambientali della giunta provinciale. Dopo la «rivoluzione» del Comitato Faunistico, dopo la riforma della Valutazione di Impatto Ambientale resa più «snella», e gli annunci di snellimento delle pratiche per costruire post-Covid, ora tocca al’Agenzia per l’Ambiente (Appa).
Spiega un comunicato dell’Ufficio Stampa di piazza Dante: «rappresenta da un quarto di secolo il riferimento per la tutela dell’ambiente in Trentino, fu istituita con legge provinciale nel 1995. Il suo compito è stato quello di coniugare l’attività di raccolta e di elaborazione dei dati in materia ambientale con l’esercizio di funzioni e compiti di consulenza e di divulgazione tecnico-scientifica e di controllo tecnico.
Al fine di razionalizzarne l’operato amministrativo e di dare maggiore rilievo alle nuove tematiche di rilevanza ambientale emerse in questi ultimi anni, la Giunta Provinciale ha introdotto, dunque, alcune importanti novità che vanno a potenziare l’organizzazione dell’Agenzia, che passa da 3 a 5 settori e da 5 a 10 unità organizzative.
Qualità ambientale per componenti: aria, acqua e non solo. Tra i compiti istituzionali dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente c’è, fin dalla sua istituzione, la gestione dei dati ambientali, che si concretizza nel controllo organico e coerente di tutte le fasi operative che li riguardano: produzione, raccolta, elaborazione, trasmissione e pubblicazione. L’Agenzia svolgerà il compito grazie all’operato di un nuovo settore dedicato, che affronterà la filiera del dato con un approccio per componenti ambientali.
Aria e acqua sono quelle su cui l’Agenzia vanta ormai una pluridecennale competenza. Con la nuova impostazione del settore qualità ambientale dell’Agenzia, verrà data maggiore importanza alle altre componenti ambientali, relative ai campi elettromagnetici, al radon, alla radioattività ambientale e all’inquinamento acustico. Proprio in relazione a quest’ultimo e alla pandemia di Covid-19, per valutarne gli effetti l’Agenzia ha avviato nelle scorse settimane un monitoraggio estensivo del territorio provinciale, con un team composto da 13 tecnici in acustica e 21 stazioni di monitoraggio, il cui esito sarà reso noto prossimamente.
Le altre due novità sono l’istituzione di un Nucleo dati ambientali, che porterà a sistema le informazioni provenienti dagli altri settori dell’Agenzia e dalle altre strutture provinciali e l’attribuzione delle competenze in materia di valutazioni ambientali, che tornano all’Agenzia dopo undici anni, assicurando all’attività di valutazione ambientale (36 progetti e 25 piani/programmi valutati in Trentino nel 2019) le più complete competenze tecnico-scientifiche sulle componenti ambientali a garanzia di un esaustivo approccio interdisciplinare.
Competenze giuridiche potenziate per affrontare l’attuale complessità normativa Con il nuovo assetto, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente potenzia le proprie competenze in materia giuridica e attribuisce a esse maggiore rilievo, avvalendosi dell’operato di un nuovo settore dedicato, nell’idea che principi e norme giuridiche debbano necessariamente combinarsi con principi e norme tecniche per formare un unicum dell’azione tecnico-amministrativa. Il potenziamento è apparso necessario in considerazione della particolare complessità attuale del corpus normativo in campo ambientale, tale da poter creare difficoltà alle stesse attività tecniche che in esso devono trovare i propri riferimenti. Il nuovo Settore giuridico-amministrativo saprà fornire ai suoi interlocutori, interni ed esterni all’Agenzia, il supporto necessario a far fronte a questo quadro complesso e mutevole, mediante un continuo lavoro di approfondimento e conoscenza della materia giuridica».
Secondo il comunicato, «Più informazione e più educazione ambientale, per affrontare le nuove sfide Partendo dall’idea che un maggiore coinvolgimento dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale favorisca una maggiore tutela ambientale, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente è da sempre impegnata in attività di informazione, formazione ed educazione nei confronti di cittadini, imprese ed enti pubblici. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda di cultura ambientale è aumentata fortemente. Una moderna Agenzia, preposta alla protezione dell’ambiente, quindi, non può prescindere dalla messa in campo di tutti gli strumenti informativi, formativi ed educativi necessari a rispondere alle rinnovate e crescenti esigenze di conoscenza del pubblico. Per queste ragioni, l’Agenzia si è dotata di un nuovo settore appositamente dedicato all’applicazione di tali strumenti che si occuperà anche di partecipazione e ricerca in campo ambientale, nonché della collaborazione all’implementazione della strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile 2030, in corso di definizione».
Rifiuti urbani e cambiamenti climatici, le nuove competenze. «La riorganizzazione porta all’interno dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente due competenze del tutto nuove, precedentemente assegnate ad altre strutture provinciali: quella in materia di rifiuti urbani (l’Agenzia era già competente in materia di rifiuti speciali) e quella in materia di cambiamenti climatici. Superando le frammentazioni attuali interne all’amministrazione provinciale, una specifica unità organizzativa dell’Agenzia sarà preposta a occuparsi dell’intera programmazione del ciclo dei rifiuti (oltre che delle bonifiche dei siti inquinati).
Affidate direttamente alla direzione dell’Agenzia, le competenze in materia di cambiamenti climatici sono fra le più importanti cui la struttura sarà chiamata a dare attuazione. Il contrasto ai cambiamenti climatici, nella doppia azione di mitigazione e adattamento, rappresenta oggi forse la principale urgenza in campo non solo ambientale.
Forte delle nuove competenze, l’Agenzia svolgerà il proprio compito innanzitutto assumendo il ruolo di coordinamento del Tavolo provinciale sui cambiamenti climatici, quindi rafforzando la gestione e l’accesso ai dati climatici, definendo un Piano locale di adattamento ai cambiamenti climatici, integrando maggiormente la tematica dei cambiamenti climatici nelle attività di informazione, formazione ed educazione ambientale dell’Agenzia.
Attività di laboratorio, controlli e autorizzazioni completano il raggio d’azione. A completare l’ampio raggio d’azione della “nuova” Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ci sono attività che la struttura già svolgeva (laboratorio e controlli) e attività che tornerà a svolgere (autorizzazioni), il tutto in forma rinnovata.
Il laboratorio, che mantiene lo status di settore, costituisce per l’Agenzia il cuore del sistema produttivo dei dati analitici, con circa 5.000 campioni analizzati all’anno. La novità portata dalla riorganizzazione, che potenzia ulteriormente la struttura, è rappresentata dall’istituzione al suo interno di due nuove unità organizzative. La prima si occuperà delle analisi relative alle componenti acqua (sia di natura ambientale che sanitaria) e alimenti. La seconda invece delle analisi relative alle componenti di natura prettamente ambientale: aria, suolo, rifiuti e radioattività.
Con la riorganizzazione, l’Agenzia si avvarrà di uno specifico Nucleo ispettivo alla diretta dipendenza della direzione, che svolgerà le attività di indagine in materia ambientale su delega delle Procure della Repubblica e in stretta collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Garantendo la necessaria sintesi fra la valutazione tecnico-scientifica in materia ambientale e il provvedimento autorizzatorio finale, la competenza in materia di autorizzazioni torna all’Agenzia dopo sette anni, con l’istituzione di un apposito nuovo settore, dotato di due unità organizzative preposte al rilascio, rispettivamente, dell’autorizzazione unica ambientale (427 provvedimenti rilasciati in Trentino nel 2019) e dell’autorizzazione integrata ambientale (59 gli impianti autorizzati in Trentino al 31 dicembre 2019).
La novità più importante portata dalla riorganizzazione in questo contesto è rappresentata dalla ricerca di una sinergia tra i due ambiti, quello autorizzatorio e quello di controllo, giustificata dalla letteratura che in materia rileva l’utilità di favorire un buon livello di cooperazione fra i soggetti che redigono le autorizzazioni e i soggetti che svolgono le ispezioni.
Il commento. «Le grandi sfide ambientali che abbiamo di fronte devono essere affrontate con strumenti e modalità di lavoro sempre più funzionali ed adeguate ai profondi mutamenti in corso, sfide rese ancora più urgenti dall’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, che ha mostrato con ulteriore evidenza la necessità di tutelare l’ambiente in cui viviamo anche al fine di tutelare la nostra stessa salute» dice il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina: «la ristrutturazione dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, varata oggi, su sua proposta, dalla Giunta provinciale. la rende Profondamente riorganizzata, per essere all’altezza del proprio difficile compito - spiega l’assessore all’ambiente - l’APPA razionalizza le proprie competenze in materia di qualità ambientale, potenzia quelle giuridiche, informative ed educative e ne acquisisce di nuove, in materia di rifiuti e cambiamenti climatici».