Materne, la ripartenza sarà a giugno ma non in tutte le scuole trentine Bambini in aula con la mascherina
I bimbi delle materne potrebbero tornare presto a scuola.
Forse già a inizio giugno. «Dipende dalla situazione epidemiologica» precisa l’assessore provinciale alla salute e alla famiglia Stefania Segnana, nell’indicare un’altra data abbastanza certa: il 15 giugno saranno aperti i centri estivi.
«Per la fascia 3-6 anni partirà un "progetto pilota" che riguarderà le scuole materne del Trentino, ma non tutte. E abbiamo chiesto la disponibilità per andare oltre il 30 giugno e tenere aperto nel mese di luglio - spiega l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti - Nell’ottica di riaprire in tranquillità in breve tempo abbiamo presentato ai sindacati le linee di indirizzo per la tutela della salute e della sicurezza nelle scuole dell’infanzia, per l’adozione delle misure di precauzione utili a proteggere i bambini e tutto il personale della scuola». Il documento, presentato in videoconferenza ieri pomeriggio, non dispone solo il distanziamento e le misure per limitare gli assembramenti ed evitare gli incroci dei gruppi di bimbi: propone l’introduzione delle mascherine per tutti.
Didattica con le mascherine.
Per i bimbi, così come per il personale, potrebbe esserci l’obbligo di indossare sempre la mascherina. Non sarà quella chirurgica (prevista solo nel caso in cui, durante la giornata, venga rilevata la febbre ad uno dei bimbi e sia necessario l’isolamento), ma una protezione lavabile che sarà in dotazione. Sull’importanza della mascherina nella prevenzione del contagio ci sono evidenze scientifiche, ed è per questo che nelle linee guida si auspica che i bimbi la indossino sempre. D’altra parte, come i sindacati hanno evidenziato, è anche difficile garantire che i piccoli non se la toglieranno mai durante il gioco. L’obbligatorietà della mascherina è dunque uno dei punti centrali di discussione. Le linee guida prevedono più sanificazioni al giorno degli ambienti, con sostanze a base di varechina o alcol miste ad acqua; verranno collocati ovunque dispenser con gel igienizzante per le mani, all’ingresso, nei corridoi, in aula, in bagno; ci saranno dei percorsi per l’ingresso e per l’uscita, per evitare assembramenti. I bimbi saranno gestiti in microgruppi da 6 a 10 per insegnante, all’interno di uno spazio si dovrà garantire almeno 4 metri quadri per bimbo. Ogni microgruppo avrà i propri giochi, pure questi igienizzati di frequente.
Confronto sul protocollo.
«Siamo stati invitati a presentare le nostre osservazioni, ma in breve tempo, perché ci è stato spiegato che l’obiettivo è di approvare il protocollo di sicurezza venerdì - spiega Cinzia Mazzacca di Flc Cgil - Le misure sono molto articolate e comportano un’organizzazione diversa dell’attività educativa. Si è anche parlato della proposta di una fase iniziale di apertura solo con personale insegnante e con gli operatori d’appoggio senza bambini, in modo da preparare questa nuova organizzazione del servizio educativo». Al videoincontro con i sindacati hanno partecipato gli assessori Segnana e Bisesti, il dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia Roberto Ceccato e il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro.
Le date della ripresa.
Il 15 giugno, terminato l’anno scolastico 2019/2020, riapriranno i centri estivi per i ragazzi dalle elementari in poi. La decisione è stata presa a livello nazionale, con l’elaborazione nel fine settimana scorso di apposite linee guida che verranno adottate anche dalla Provincia di Trento. «La riapertura, naturalmente, è legata alla situazione epidemiologica, ma gli ultimi dati ci danno speranza per ripartire e dare una risposta importante a cittadini», ha detto l’assessore Segnana. Per i genitori sarebbe una boccata d’ossigeno, dopo i tre mesi trascorsi dai figli a casa. Meglio ancora sarebbe la riapertura delle scuole per la fascia 3-6 anni. «Ma non abbiamo alcuna informazione in merito» ci tiene a precisare Lucia Stoppini, direttrice della Federazione scuole materne di Trento. La certezza sulla data non c’è, perché sarà solo l’analisi dell’andamento dei contagi a dare il via libera. L’ultimo check fra una decina di giorni. Da 3 giugno in poi ogni giorno sarà buono per riaprire le scuole dell’infanzia, fa sapere l’assessore Bisesti auspicando che vada a buon fine il confronto con i sindacati sulla possibilità di tenere aperte le materne fino a fine luglio, come gli asili nido. Ma la didattica non ripartirà ovunque: serviranno spazi ampi e personale per gestire i microgruppi, e non tutte le strutture dispongono di aule in più e, soprattutto, di collaboratori che riescano a coprire le esigenze di una nuova scuola. Sarà una prova generale per il prossimo anno scolastico.