Covid, tamponi a raffica in 17 comuni Si parte con la val di Fassa
Sono 17 i comuni trentini dove scatterà nei prossimi giorni la caccia al coronavirus. Si tratta dei comuni di Ledro, Drena, Valdaone, Sella Giudicarie, Pinzolo, Massimeno, Giustino, Castel Condino, Caderzone Terme, Soraga, Sen Jan, Mazzin, Pellizzano, Storo, Bondone, Cavedago e Moena. La Provincia ha intenzione di usare l’arma di oltre 32.000 tamponi per battere a tappeto, casa per casa, le zone individuate con uno screening che potrà fornire dati importanti sulla presenza del Covid sul territorio e in particolare sul numero di soggetti asintomatici e potenziali portatori dell’infezione.
La scelta della giunta provinciale, su suggerimento dei consulenti scientifici, è stata quella di verificare la situazione in particolare nelle località che hanno avuto la maggiore incidenza di casi di contagio in rapporto alla popolazione residente. In Trentino sono 28 i Comuni che hanno una percentuale superiore al 2% ma togliendo dal calcolo i contagi concentrati nelle case di riposo nove località scendono sotto tale soglia. Dai 19 comuni rimanenti sono stati esclusi anche i cinque in cui nelle scorse settimane sono stati effettuati i prelievi per fare i test sierologici (Canazei, Pieve di Bono-Prezzo, Campitello di Fassa, Vermiglio e Borgo Chiese), che quindi sono già oggetto di monitoraggio esteso. Ne sono perciò rimasti 14 a cui sono stati aggiunti anche Moena, Storo e Bondone perché inseriti in zone dove la pandemia è risultata particolarmente estesa o perché posti a ridosso del confine con la Lombardia e quindi considerati più esposti al contagio.
Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha parlato con i sindaci dei comuni coinvolti nello screening per spiegare loro l’iniziativa e ha riscontrato disponibilità e interesse a partecipare. Naturalmente il tampone verrà effettuato su base volontaria ma vista anche l’alta partecipazione ai test sierologici nei cinque comuni campione ci si aspetta una buona partecipazione, superiore alle trentamila unità.
Questo implica naturalmente uno sforzo organizzativo notevole e tempi non proprio immediati, posto che attualmente il Trentino viaggia ad una media di circa duemila tamponi analizzati ogni giorno. I risultati daranno comunque indicazioni importanti sull’andamento della pandemia e permetteranno di tenere sotto controllo i casi positivi asintomatici testando l’andamento del contagio ed eventualmente tenendoli in quarantena.
Nei prossimi giorni la Provincia formalizzerà la richiesta ai comuni coinvolti che dovranno dare il loro benestare ufficiale. I primi a partire coi tamponi saranno i Comuni della Val di Fassa.
«Fare tanti tamponi è un’operazione di sanità pubblica fondamentale, probabilmente più adesso che all’inizio della pandemia» ha commentato Stefano Merler, il ricercatore di Fbk consulente governativo e dell’Istituto superiore di sanità. Merler attribuisce anche all’alto numero di tamponi effettuati il dato che vede il Trentino in testa alla classifica dell’inzidenza del virus in rapporto alla popolazione: «Se il virus si va a cercare è anche più facile trovarlo».