Inquilini in difficoltà post-Covid dalla Crosina Sartori Cloch abbuoni degli affitti e rientri
Fondazione Crosina Sartori Cloch ha deciso aiutare i propri inquilini e locatari di spazi commerciali che hanno subito le conseguenze della pandemia e del lockdown.
Spiega la presidente Debora Vichi: «La scelta è stata quella di dare un sostegno alla nostra utenza, che è normalmente fragile. Molti dei nostri inquilini sono anziani soli, altrettanti sono i lavoratori precari. Abbuonare due affitti o dilazionare il pagamento sono aiuti concreti. Lo stesso vale per le attività commerciali, che hanno visto ridotta o annullata la possibilità di lavorare. Speriamo che oltre all’aiuto immediato, questa possibilità di contenere o rinviare le spese di affitto possa poi generare un piccolo effetto di rilancio dell’economia, consentendo alle persone di dirottare altrove quanto risparmiato. Fondazione Crosina Sartori è un’azienda pubblica di servizi alla persona. Ecco che, in questo particolare frangente, la vocazione di servizio alle persone si è evidenziata e rafforzata».
A spiegare la parte tecnica dei provvedimenti è il direttore Mauro Rampinelli. «Tre le diverse misure: due per gli spazi abitativi e una per quelli commerciali. Per gli inquilini più colpiti dalla crisi, che hanno perso il lavoro, abbiamo previso due mesi di abbuono dell’affitto. Per chi ha subito una riduzione parziale del reddito, invece, la possibilità di dilazionare il pagamento dei tre mesi di crisi con piani di rientro che si concluderanno a maggio 2021. Simile a quest’ultima soluzione è quella adottata per gli spazi commerciali».
Chi richiede l’abbuono dei due mesi dovrà attestare di aver subito una riduzione, temporanea o definitiva, del proprio reddito, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, tra il 9 marzo e il 6 maggio 2020. Dovrà ovviamente comunicare tempestivamente l’eventuale riavvio del lavoro. Le richieste saranno accolte nel limite complessivo di spesa di 100 mila euro. Per chi ha subito diminuzioni parziali del reddito, sarà concessa una dilazione di pagamento dei canoni di locazione di marzo, aprile e maggio 2020 (spese accessorie escluse). Il piano di rientro del debito si completa entro il 31 maggio 2021. L’interessato deve dichiarare di non aver ricevuto altri aiuti economici legati alla situazione di emergenza epidemiologica.
Per i titolari di esercizi commerciali, uffici, negozi e studi professionali che hanno dovuto sospendere l’attività, nel medesimo periodo indicato sopra, c’è la possibilità di dilazione dei canoni di locazione per il periodo corrispondente all’effettiva chiusura dell’attività (spese accessorie escluse). Anche in questo caso, l’interessato deve dichiarare di non aver ricevuto altri aiuti economici legati alla situazione di emergenza.