Picchiata e abusata dal compagno finisce in ospedale Arrestato un trentino 45enne della Valle dei Laghi
Si è presentata al pronto soccorso con fratture e traumi. «È stato il mio compagno» ha detto. Dopo la medicazione - una quarantina di giorni di prognosi, come indicato nel referto medico - la denuncia. È un racconto da incubo quello fatto dalla vittima, una giovane donna di origine straniera, alle forze dell’ordine: ha detto che l’uomo con cui convive da circa un anno e mezzo l’ha picchiata brutalmente e, il giorno dopo, ha abusato di lei.
Questa la sua agghiacciante versione dei fatti. Il compagno, un trentino 45enne della Valle dei Laghi, si trova ora in cella con le gravissime accuse di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti. La difesa, affidata all’avvocato Nicola Benvenuto, cercherà di raccogliere tutti gli elementi disponibili per dimostrare che non c’è stata violenza sessuale, e per verificare le responsabilità di cui è accusato il trentino.
La drammatica vicenda si sarebbe consumata durante un week end ed è emersa un paio di giorni dopo, quando la donna, che è stata anche allontanata da casa, si è rivolta al pronto soccorso perché stava male. Con l’aiuto del personale sanitario e delle forze dell’ordine ha ricostruito l’incubo. La giovane straniera ha parlato della convivenza tribolata a casa dell’uomo, dei maltrattamenti che andavano avanti da tanto tempo.
Poi l’ultimo furibondo litigio, scoppiato durante il fine settimana forse per una “scoperta” fatta dal compagno in merito alla relazione. Le urla dei due sarebbero state sentite anche dall’anziana madre dell’uomo, che abita vicino e che ai carabinieri ha confermato di aver udito trambusto in quei giorni. Grida di rabbia e di disperazione per una situazione sentimentale ormai in crisi, ma probabilmente anche grida di dolore della giovane donna. La vittima nella sua denuncia ha delineato un quadro di violenza pesante: prima le botte, poi - il giorno seguente, quando era ancora dolorante - un abuso sessuale. Sulla base delle dichiarazioni della giovane straniera e del referto medico a cui sono state allegate immagini che testimoniano la violenza subìta dalla vittima, si sono aperte le porte del carcere per l’ormai ex compagno, che nega le accuse.
L’uomo, arrestato nei giorni scorsi, ieri è stato sentito dal gip Enrico Borrelli per l’interrogatorio di garanzia. La difesa ha chiesto l’obbligo di dimora o in subordine gli arresti domiciliari, venendo meno un possibile inquinamento delle prove, il pericolo di reiterazione del reato (la vittima non entrerà più in quella casa) e di fuga (la mamma del 45enne vive proprio accanto).
Il giudice si è riservato la decisione.