Alta tensione per il concorso di funzionari provinciali: escluso chi è stato all'estero, è caos
Fibrillazione, e un po’ di pasticci, per le regole anti-Covid da tenere in vista delle prove del mega-concorso per dirigenti provinciali che si tiene domani mattina. A sorpresa è arrivata la doccia fredda: chi sia stato in ferie in Croazia, Spagna, Grecia e Malta o chi ha avuto sintomi influenzali nelle due settimane passate non potrà sostenere la prova. L’esclusione è assicurata anche per chi è stato in quarantena di recente. Però... potrebbero cavarsela con una auto-certificazione.
Sono in centinaia i candidati all’esame per 8 posti da funzionario ad indirizzo amministrativo-organizzativo della Provincia e del Comune di Trento la cui pre-selezione avverrà mercoledì al Cte Trento Fiere. La sorpresa è però in agguato: leggendo le indicazioni su orari e luogo in cui si terrà la prova, nella seconda pagina dell’avviso pubblicato sul sito della Provincia, si legge che non verrà consentito l’ingresso ai candidati che sono stati sottoposti alla misura della quarantena o perché sono rientrati di recente dall’estero (Grecia, Croazia, Malta, Spagna ed anche Romania e Bulgaria).
E poi il pasticcio della Provincia, che per sbaglio ha scritto «il regolamento esclude dalla prova anche tutti coloro che, rientrati dai paesi a rischio, sono risultati negativi al tampone». Ovviamente si trattava di «positivi», ma ormai la figuraccia era fatta.
La comunicazione errata potrebbe portare a una pioggia di ricorsi. E la Provincia oggi è corsa ai ripari con un comunicato che però non chiarisce un granché: «i candidati che rientrano da una delle zone a rischio epidemiologico (Malta, Spagna, Grecia, Croazia) potranno partecipare al concorso, purché autodichiarino, all’atto dell’identificazione, di aver effettuato dopo il rientro in Italia un tampone con esito negativo. Così come riportato in maniera chiara nel modulo di autocertificazione pubblicato sul sito istituzionale, che ciascun candidato è chiamato a compilare, sottoscrivere e consegnare all’atto dell’identificazione. In ordine alla veridicità di tali dichiarazioni i candidati risponderanno personalmente.
Nell’avviso di convocazione invece, nella parte relativa alle modalità di accesso, per un mero refuso è stato inserita la parola “negativo” dopo tampone, anziché “positivo” dato che in questo secondo caso l’avviso elenca i casi nei quali i candidati non potranno accedere alla sede d’esame».
Si tratta evidentemente di un errore materiale che non modifica quanto già previsto dall’autocertificazione, dice la Provincia.