Con i ramponcelli sul nevaio due tedeschi in difficoltà soccorsi alla Bocca d'Armi
Due escursionisti, un uomo del 1960 e una donna del 1961 di nazionalità tedesca, sono stati soccorsi nella tarda mattinata di oggi sulle Dolomiti di Brenta dopo essersi trovati in difficoltà sul ghiacciaio di Bocca d’Armi poco sopra il rifugio Alimonta (Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 2.700 etri.
I due escursionisti si sono ritovati a percorrere a piedi il ghiacciaio con attrezzatura poco adeguata - ai piedi indossavano rampocini da escursionismo, poco adatti per pendii ripidi con neve dura e ghiaccio come quelli che caratterizzano la Bocca d’Armi - e si sono bloccati nel mezzo del percorso. La donna è poi scivolata per circa un’ottantina di metri finendo alla base della nevaio ghiacciato, poco lontano dal sentiero, ed è stata raggiunta da alcuni escursionisti che la hanno accompagnata fino al rifugio Alimonta. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 12.10.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero per soccorrere la donna che nella scivolata si era procurata ferite e abrasioni e per recuperare l’uomo sul ghiacciaio che non era in grado di proseguire in autonomia, infreddolito e spaventato. Per prima cosa l’elicottero ha individuato l’uomo e con il verricello il Tecnico di Elisoccorso lo ha recuperato a bordo del velivolo. Successivamente l’elicottero si è spostato al rifugio Alimonta per imbarcare anche la donna che, nel frattempo, era arrivata al rifugio accompagnata da alcuni escursionisti.
Prima di trasportare i due escursionisti all’ospedale di Tione per gli accertamenti medici, l’elicottero ha effettuato un secondo intervento per una donna che si era sentita poco bene sul sentiero 316 che collega il passo del Grostè al rifugio Tucket. La donna è stata imbarcata a bordo dell’elicottero e, insieme agli altri due escursionisti, è stata trasferita all’ospedale di Tione.
Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare eventuale supporto all’equipaggio.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino raccomanda di prestare la massima attenzione nella scelta dell’attrezzatura in base all’escursione che si intende intraprendere.
Alle 12 un altro intervento ha impegnato l’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico. Un ragazzo residente a Padova del 2008 si è sentito poco bene mentre si trovava in bicicletta in Val Meledrio (Val di Sole). Raggiunto dagli operatori della Stazione Val di Sole è stato stabilizzato e accompagnato fino all’ambulanza per il trasferimento all’ospedale di Cles.