Ripartenza della scuola trentina 189 studenti in meno, ma 233 classi in più per il Covid
È una scuola potenziata negli investimenti e nei numeri quella che prenderà il via il prossimo 14 settembre. A sei mesi dal lockdown, tutte le scuole del Trentino inizieranno il nuovo anno scolastico con lezioni in presenza e soprattutto nel rispetto di tutte le normative di sicurezza.
A fronte di un lieve calo della popolazione studentesca, che passa dai 70.351 iscritti dello scorso anno ai 70.162 iscritti dell’anno che sta per iniziare, i numeri registrano un aumento delle classi +233, così come delle cattedre +367 e dell’organico ATA +138.
Nel dettaglio, dei 70.162 studenti iscritti, 26.157 frequenteranno la scuola primaria, 16.677 la scuola secondaria di primo grado, 21.273 la scuola secondaria di secondo grado e 6.005 l’istruzione e formazione professionale.
È stata un’estate particolarmente impegnativa quella che sta per concludersi, soprattutto per la parte organizzativa del mondo della scuola che non ha mai interrotto le attività per arrivare al primo giorno di scuola in regola con i requisiti richiesti dalla nuova normativa in materia di prevenzione della diffusione del virus Covid-19.
I dati complessivi del nuovo anno scolastico evidenziano un calo del 2,05% nella scuola primaria e dello 0,84% nell’istruzione e formazione professionale, mentre le iscrizioni registrano un lieve aumento nella scuola secondaria di primo grado + 0,45% e nella secondaria di secondo grado secondo grado + 1,60%.
L’obiettivo della Giunta di voler garantire il rientro in presenza a tutti gli studenti ha visto un aumento del numero delle classi che passano da 3.542 a 3.775 al fine di assicurare il distanziamento e migliorando la qualità dell’insegnamento.
Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (45%), seguiti dai percorsi tecnici (31%), dalla formazione professionale (22%) e dagli istituti professionali (2%). Aumenta lievemente la popolazione straniera che passa da 8.163 a 8.263 unità (+1,23%). L’aumento degli stranieri è più evidente nella scuola secondaria di primo e secondo grado, rispettivamente +5,25% e +6,39%.
Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.708, di cui 1.774 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 342 alla secondaria di secondo grado e 592 all’istruzione e formazione professionale.
I docenti di ruolo sono 6.291, rispettivamente 2.772 alla primaria, 1.501 alla secondaria di primo grado, 2.017 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.630.
Per quanto riguarda l’ambito finanziario si registra un incremento delle risorse impiegate nel settore scolastico che passano dai 740.895.000 Euro dello scorso anno ai 756.800.000 Euro dell’anno in corso. La Provincia di Trento investe infatti nella scuola circa 700 milioni di Euro all’anno di spesa corrente (stipendi e funzionamento delle scuole), oltre a circa 54 milioni di spesa in conto capitale (investimenti, arredi e attrezzature).
Le risorse aggiuntive riferite all’emergenza Covid (LP. 6/2020) sono attribuite all’intero anno scolastico e quindi ripartite proporzionalmente nei diversi capitoli per circa Euro 15.500.000 sul 2020 e Euro 29.500.000 sul 2021.