Cade da solo in moto, gli arriva un maxi conto
Decreto penale di condanna da 7.750 euro per guida in stato di ebbrezza. La difesa si oppone
Vedendolo a terra i passanti hanno chiamato subito i soccorsi e, sul posto, sono intervenute anche le forze dell'ordine. Un gesto di altruismo e civiltà di cui, a posteriori, il diretto interessato avrebbe fatto volentieri a meno. Quella caduta solitaria dalla moto, mentre era fermo al semaforo, gli è costata infatti 7.750 euro. A tanto ammonta il decreto penale di condanna che ha ricevuto per guida in stato di ebbrezza. Una sanzione che l'uomo, assistito dall'avvocato Claudio Tasin, ha però deciso di impugnare: ha presentato opposizione e, dunque, affronterà un processo.
Protagonista della disavventura un 60enne trentino, che alle 23.30 di sera si trovava in sella alla sua motocicletta a Pergine Valsugana. All'altezza del semaforo l'uomo ha perso l'equilibrio della due ruote ed è finito a terra, rimanendo peraltro incastrato sotto il telaio. A quel punto sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono arrivate anche le forze dell'ordine. La caduta non gli aveva provocato ferite e, dunque, l'uomo pensava di potersene tornare a casa tranquillamente. Ma, evidentemente, le sue condizioni hanno subito insospettito gli agenti, che hanno invitato il motociclista a sottoporsi all'alcoltest. Il sessantenne ha però rifiutato, ma questo non gli ha evitato di finire nei guai. Le forze dell'ordine lo hanno denunciato perché, dopo avere assunto bevande alcoliche e sotto l'influenza di queste - come viene contestato - si era messo alla guida della moto. E il fatto che sia successo in orario notturno e che l'uomo abbia provocato un incidente stradale, benché senza feriti, ha fatto scattate la violazione più grave. A quel punto, visto che secondo la procura la responsabilità dell'uomo emergeva in modo chiaro, è arrivato un decreto penale di condanna da 7.750 euro, un'ammenda a cui si sono aggiunti anche la sospensione della patente di guida per sei mesi e pure la confisca del veicolo.