Covid, il caso RSA "VIlla Alpina" a Piné sei decessi in cinque giorni e metà degli ospiti positivi
Non si arresta la tragedia a Montagnaga: altri due anziani positivi al Covid-19 deceduti, per un totale negli ultimi cinque giorni di 6 vittime.
Il virus ha colpito la struttura dell’altipiano con violenza e velocità: il 5 ottobre scorso venne annunciato il focolaio, con 22 ospiti positivi.
Poi, il 10 ottobre, le prime due vittime, due donne di 96 e 90 anni. Il 12 si arrende un altro uomo, di 88 (a Volano, ma trasferito pochi giorni prima da Montagnaga), mentre i contagiati salgono a 29 ospiti, oltre a 18 operatori. Il giorno 13, martedì, un altro decesso di una donna donna di 80 anni. E ieri altri 2 morti, una donna di 87 e un uomo di 91. Una escalation tragica, come dimostrano i numeri.
Se nella tarda serata di martedì è mancato Giuseppe Marchi 91enne di Povo (i funerali venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale della collina di Trento), nelle prime ore della mattinata di ieri si è registrato il decesso di Adriana Svaldi in Cristelli 87 anni di Miola, che lascia il marito Giuseppe e la figlia Claudia, mentre l’altra figlia Lorenza era morta prematuramente a soli 58 anni lo scorso 26 settembre. I funerali di Adriana, nota anche per il suo impegno come cuoca nella ditta estrattiva del marito sulle pendici di Costalta (in località Casarine), si terranno oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale di Miola.
Preoccupa inoltre la situazione epidemiologica e di diffusione del virus nella struttura protetta pinetana gestita dalla cooperativa sociale “Gruppo Spes Trentino”.
«Stiamo vivendo giornate difficili contraddistinte da grande impegno del personale, ma anche da altri dolorosi lutti nelle ultime ore (sono sei dall’inizio del focolaio) - spiegava ieri Italo Monfredini direttore generale del Gruppo Spes - restiamo in attesa dei nuovi tamponi effettuati ad inizio settimana, i cui risultati non ci sono stati ancora tramessi dall’azienda sanitaria. Ad oggi cinque nostri residenti sono ricoverati presso la struttura di Volano, mentre circa la metà degli ospiti anziani è positiva (circa 25) anche se in gran parte asintomatica o con lievi stati febbrili».
Nella struttura si stanno seguendo tutte le procedure ed i piani operativi individuati con la task force dell’azienda sanitaria diretta dal dottor Gino Gobber. Ma gli operatori sanitari risultati positivi sono una trentina ed in struttura sono sostituiti ora da personale inviato dall’azienda sanitaria.
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