Pilotato il concorso per autisti Dipendente di Trentino Trasporti avrebbe passato le domande
La ndrangheta può essere spietata con i nemici, ma anche solidale con gli amici. Chi finisce in galera gode di una sorta di welfare malavitoso così che la famiglia possa comunque sopravvivere. Per gli amici finiti in carcere in Calabria vengono organizzate raccolte fondi anche in Trentino.
Di questa sorta di "assistenza ndranghetista" c'è traccia anche nelle indagini dell'operazione "Perfido". «L'Associazione Magna Grecia - si legge nell'ordinanza - attraverso i propri componenti, ha attuato tale forma di assistenza, organizzando più volte raccolte di denaro per aiutare calabresi arrestati. Così, Paviglianiti Giuseppe, presidente in carica dell'associazione culturale, ha organizzato a Trento, con la collaborazione dei sodali Morello Domenico e Costantino Demetrio, un incontro conviviale di sostegno per Paviglianiti Antonino (dopo la sua condanna definitiva da espiare in carcere)».
Sempre a proposito della mutua assistenza, la conferma secondo gli inquirenti è in una intercettazione del 15 agosto 2018, quando Morello, parlando con la moglie, la rassicura che, in caso di suo arresto, ha un accordo con la componente romana dell'organizzazione che ha l'obbligo di provvedere al suo mantenimento con una somma pattuita di euro 5.000 mensili, aggiungendo che hanno a disposizione vari prestanome per le loro società e che pertanto potranno gestire il denaro in maniera tranquilla anche in caso di blocco dei loro conti.
La Locale fungerebbe anche da "ufficio di collocamento" per chi ha bisogno di lavoro. Emblematico in questo senso è il tentativo di fare assumere in Trentino Trasporti due autisti stagionali. L'episodio viene riferito dal gip nell'ordinanza cautelare: «Nel novembre 2018 Paviglianiti Giuseppe si attiva per far ottenere, illecitamente, un posto di lavoro ai fratelli P. N. e P. M., più precisamente per farli assumere nell'azienda pubblica Trentino Trasporti quali autisti, facendoli così salire dalla Calabria in Trentino. Per tale ragione Paviglianiti Giuseppe si rivolge al corregionale (omissis), dipendente di Trentino Trasporti. I due fratelli giungono a Trento il giorno 3 dicembre 2018 per sostenere, quello stesso giorno, gli esami del concorso indetto dalla Trentino Trasporti quali "operatori di esercizio" (autista di mezzi pubblici) a tempo determinato stagionale.
Omissis fornisce il proprio illecito aiuto che egli stesso spiega a Paviglianiti Giuseppe: quella stessa mattina i due stanno facendo l'esame scritto e lui si è procurato le domande e gliele ha procurate (a M. e N.), precisando che sono semplici ma è facile sbagliare e che Mario lo ha chiamato perché non aveva capito quali erano le domande e quali le risposte. Omissis aggiunge che prima dell'esame si è visto con loro, ma li ha lasciati subito, perché non voleva farsi vedere insieme, e deve interessarsi per vedere chi sarà il loro esaminatore per gli orali. Di tale assunzione risulta al corrente anche Morello Domenico, il quale consiglia ai due fratelli di stabilirsi in Trentino, date le dinamiche pericolose e il mirino delle forze dell'ordine della zona da cui provengono, ma lo stesso Morello suggerisce anche, una volta preso il posto, di mettersi subito in malattia».