Corriere ed autobus affollati? ecco il piano della Provincia: mai più passeggeri in piedi
Una delle criticità del «distanziamento sociale» anti-Covid è rappresentata dal trasporto pubblico, in particolare degli studenti che entrano ed escono da scuola.
La decisione del presidente Fugatti di non abilitare la «didattica a distanza» (obbligatoria su tutto il territorio nazionale secondo il DPCM di Conte) pone il trasporto pubblico sotto pressione nelle ore di punta.
La Provincia però promette che entro la fine del mese «non vi saranno più passeggeri in piedi» (ha detto Fugatti in conferenza stampa). Il limite dell’80 per cento della capienza, stabilito dalle linee guida governative (in pratica 5 persone per metro quadro) verrà superato. Come?
Si scrive nell’ultima ordinanza provinciale: «a far data dal lunedì 26 ottobre 2020, con la gradualità consentita dalla contrattualizzazione dei nuovi servizi, Trentino trasporti e Trenitalia procedano per la rispettiva competenza a:
potenziare in ambito extraurbano gomma l’offerta di posti al fine di ridurre tendenzialmente del tutto i carichi in piedi entro il giorno 31 ottobre, con un coefficiente di riempimento medio del 65% che tenga conto solo dei posti a sedere e comunque mai oltre il limite della ordinanza prot. 537065/2020-1 di data 3 settembre 2020;
potenziare il servizio ferroviario locale (in particolare nella tratta Rovereto-Trento) con analogo obiettivo tendenziale del 70% di riempimento dei rotabili;
potenziare i servizi urbani con utilizzo dei turni di riserva disponibili ad esito della chiusura del servizio serale dopo le 20.30 nonché, per i medesimi servizi, prevedere a far data da lunedì 26 ottobre 2020 l’apertura nelle ore di punta del maggiore afflusso studentesco, tra le 7 e le 8, le 12 e le 13:30 e le 17 e 18:30, di tutte le porte, e quindi con salita non solo della porta anteriore ma anche da quella posteriore lasciando a quella centrale il compito di porta di discesa, al fine di ridurre gli assembramenti in fase di salita nella parte anteriore dei bus».