Bonus alimentare, 2,9 milioni di euro al Comune di Trento e alle Comunità di valle
La crisi Covid continua a mordere e tante sono le persone in difficoltà, non solo in città, ma anche nelle valli, in particolare quelle dove il turismo si è spento con l'accendersi delle misure anti-pandemia. Per far fronte alla crisi di tante persone, che faticano ad arrivare a fine mese, la Provincia ha girato i 2,9 milioni di euro versati da Roma, al Comune di Trento e alle Comunità di valle.
Risorse che vanno a finanziare la terza edizione del bonus alimentare, che era già stato attivato durante il primo lockdown della scorsa primavera, accentrandolo nelle mani della Provincia e dell'Apapi. In quel caso era stata attivata una piattaforma on line alla quale presentare la domanda di bonus alimentare.
Ora, come ha previsto la seconda integrazione al Protocollo d'intesa in materia di finanza locale per il 2020, si è stabilito che «le parti si impegnano a valutare, a fronte dell'eventuale rifinanziamento delle misure di solidarietà alimentare, il superamento dell'attuale sistema di erogazione in favore in un più diretto coinvolgimento delle Comunità», tenuto conto della competenza di tale enti in materia socio-assistenziale.
Insomma, i circa 3 milioni di euro per il bonus alimentare verranno gestiti in autonomia dalle Comunità di valle e dal Comune di Trento. «Pensiamo di dare sia dei voucher da spendere negli alimentari, sia contante sul conto - afferma il sindaco di Trento, Franco Ianeselli - ma proveremo a capire se possiamo sostenere anche le strutture che offrono aiuto alimentare, come ad esempio il Punto d'Incontro».
Anche Paride Gianmoena (nella foto) sottolinea come l'obiettivo di sostenere chi è in difficoltà è comune, mentre si sta cercando di capire quali saranno i criteri e l'uso migliore delle risorse che arriveranno alle Comunità di Valle e al Comune di Trento.
«Vedremo come organizzare il sostegno a chi è in difficoltà, ormai ci sono tante persone che sono in condizioni difficili, anche nelle valli» assicura Gianmoena.
Ecco come sono stati divisi i 2,9 milioni di euro arrivati da Roma.
Comunità Valle di Fiemme 107.416,92 euro, Comunita' Di Primiero 53.579,99 euro, Comunita' Valsugana e Tesino 148.006,55 euro, Comunita' Alta Valsugana e Bersntol 295.351,96 euro, Comunita' della valle di Cembra 71.883,91 euro, Comunita' della Val di Non 222.190,55 euro, Comunita' della Val di Sole 83.693,89 euro, Comunita' delle Giudicarie 208.478,95 euro, Comunita' Alto Garda e Ledro 273.656,29 euro, Comunita' della Vallagarina 495.254,24 euro, Comun General de Fascia 53.307,24 euro, Magnifica Comunita' Degli Altipiani Cimbri 24.539,92 euro, Comunita' Rotaliana-Königsberg 169.544,38 euro, Comunita' della Paganella 27.045,31 euro, Territorio Val D'Adige 647.672,31 euro, Comunita' della valle dei Laghi 59.947,18 euro.