Vaccinazioni, il piano trentino: entro aprile somministrazioni a circa 60mila cittadini
Il piano trentino anti-covid prevede di vaccinare entro aprile 60.000 persone tra anziani e categorie che sono fragili dal punto di vista immunitario.
Dopo le oltre 7.100 dosi già iniettate, infatti, e relative a operatori sanitari in particolare, e ospiti delle Rsa, la nuova fase prevede un impegno importante sugli anziani e sulle persone che hanno un sistema immunitario fragile. Il piano anti-Covid lo chiarisce Antonio Ferro, direttore sanitario dell'Azienda provinciale sanitaria, premettendo che per poterlo raggiungere occorre che le forniture di vaccini da Roma arrivino secondo i tempi e i numeri annunciati.
Dopo la prima fase della campagna vaccinale che si concluderà con la vaccinazione del personale sanitario e dei medici di famiglia («entro il 20 gennaio completeremo i medici di famiglia» spiega Ferro), dovrà partire la vaccinazione di massa. Che riguarderà innanzitutto gli anziani e i 20-25.000 soggetti immunodepressi che l'Azienda sanitaria convoca ogni anno per la vaccinazione.
Ferro sottolinea come l'attenzione ai contagi degli over 70 si sia alzata ulteriormente. Si sta realizzando una serie di misure di verifica dei contatti (contact tracing) per capire quali «siano state le occasioni in cui si sono infettati». E per poter raccogliere dati su cui realizzare una serie di consigli per gli over 70 e per dire loro di evitare situazioni di rischio, almeno fino a che non ci si sia vaccinati. «Fare i babysitter per i bambini? Sarebbe meglio attendere fino a che non si è stati vaccinati» assicura Ferro.
In attesa del nuovo dpcm per il periodo dal 16 gennaio in poi, da oggi e fino a venerdì il Trentino rimarrà zona gialla. Che cosa si può fare in questo contesto di regole? A differenza della precedente zona gialla ordinaria, in quella rafforzata che parte oggi, non consente di uscire dal territorio provinciale, quindi non si può andare in Sudtirolo, anche se giallo, ad esempio. Il coprifuoco inizia alle 22 e termina alle 5, mentre bar e ristoranti sono aperti e fino alle 18 si può consumare all'interno, dopo è consentito l'asporto o la consegna a domicilio.