Per proteggere la trota marmorata sì all'abbattimento dei cormorani Tar, respinta la sospensiva della delibera
Arriva dal Tar il semaforo verde all'abbattimento di 120 cormorani all'anno per contenere la popolazione. Obiettivo è tutelare altre specie in pericolo, in particolare la trota marmorata, di cui i cormorani sono ghiotti. I giudici amministrativi hanno infatti respinto la domanda cautelare presentata da Lipu, Wwf e Pan Eppa. Le tre associazioni chiedevano di sospendere la delibera con cui nell'ottobre scorso la Provinca, in deroga alla "Direttiva uccelli" dell'Unione Europea, ha introdotto un "piano di disciplina del controllo del cormorano dal 1° ottobre 2020 al 15 marzo del 2025".
La direttiva europea sulla tutela degli uccelli selvatici prevede e disciplina i casi di possibile deroga al divieto generale di abbattere i cormorani. Il contenimento della popolazione con mezzi drastici come il prelievo può essere adottata per «prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque».
In Trentino la Provincia dal 2005 ha attivato la disciplina del controllo in deroga del cormorano (Phalacrocorax carbo L.), considerata la significativa evoluzione numerica delle popolazioni di tale specie di uccello ittiofago e il conseguente rilevante negativo impatto nei confronti di specie ittiche oggetto di predazione di alto valore naturalistico, quali in particolare la trota marmorata (Salmo marmoratus) inclusa tra le specie animali e vegetali d'interesse comunitario.
A conclusione dell'ultimo quinquennio di controllo del cormorano, il Servizio foreste e fauna della Provincia ha presentato all'Ispra una relazione in cui viene confermata «la significativa presenza di cormorani (circa seicento individui svernanti e settecento in alimentazione, che si nutrono per lo più in fiumi e torrenti di fondovalle) a fronte di una costante contrazione numerica della trota marmorata». Alla deroga ha dato parere favorevole anche l'Osservatorio faunistico provinciale ha evidenziato che gli interventi di dissuasione incruenti (spari a salve o altre fonti sonore) hanno un'efficacia limitata, anche a fronte di uno sforzo elevato e ha indicato l'abbattimento quale unico intervento diretto che può sortire qualche risultato. L'Ispra ha condiviso queste motivazioni con il vincolo però che il piano di abbattimento non superi i 120 esemplari.
Il Tar, in fase cautelare, ha ritenuto legittima la delibera della Provincia sull'abbattimento selettivo dei cormorani. «L'impugnata deliberazione - scrivono i giudici - risulta ampiamente istruita oltreché idoneamente motivata».