In piazza Santa Maria Maggiore, sabato pomeriggio, per ricordare Deborah Saltori, vittima di femminicidio a Cortesano, e per favorire una più forte presa di coscienza contro la violenza sulle donne.

L'iniziativa viene dalla stessa "catena" trasversale che ha lanciato anche una petizione online contro la violenza sulle donne: primi firmatari esponenti della politica, società civile, mondo economico, culturale e sindacale del Trentino.

Deborah Saltori, 42 anni, è stata uccisa lunedì dal marito Lorenzo Cattoni, 39 anni (ora inn rianimaizone in ospedale dopo il tentato suicidio).

«L’emozione e lo sconcerto suscitati dal drammatico femminicidio di Deborah Saltori - scrivono i promotori della manifestazione "Tocca a tutti noi" - impongono una presa di coscienza civile del dramma della violenza di genere.

Un fenomeno che è anche dentro la nostra società e che va affrontato e risolto interrogandosi sui perché, ma anche costruendo una cultura condivisa basata sul rispetto delle differenze.

Parte da queste riflessioni la scelta di promuovere per dopodomani, sabato 27 febbraio, alle 17 in Piazza Santa Maria Maggiore una manifestazione trasversale contro la violenza di genere. All’iniziativa, sostenuta da sindacati, associazioni, mondo culturale e sociale, intervengono esponenti del mondo istituzionale, legale, dell’informazione ed esponenti della società civile. La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid».

Nell'appello pubblicato su Change.org si legge, fra l'altro: «La violenza contro le donne non è una questione che riguarda altri. È un problema di noi uomini. È ora di prenderne atto. Riguarda mariti ed ex mariti, compagni che non lo sono più, parenti e amici che si rivelano aguzzini. Maschi incapaci di gestire la frustrazione di un abbandono, di accettare la libertà delle donne, di convivere con l’autonomia femminile e che senza alcuna giustificazione insultano, aggrediscono, picchiano, uccidono».